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Le regioni e le città dell'UE chiedono ai governi nazionali ‎ di rafforzare il pacchetto dell'UE sulla salute  

La Cancelliera tedesca Angela Merkel
e la Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen
richiamano l'attenzione sul tema della salute durante i dibattiti al Comitato europeo delle regioni

I governi nazionali dovrebbero concordare un più ampio pacchetto di sostegno finanziario ai sistemi sanitari dell'Unione europea, ha affermato il Comitato europeo delle regioni il 14 ottobre. L'invito è contenuto in una serie di tre raccomandazioni, in cui le regioni e le città dell'UE indicano come colmare le lacune nei sistemi sanitari locali che sono state evidenziate dalla pandemia di Covid-19.

Le raccomandazioni, che affrontano le carenze in materia di prevenzione, trattamento e assistenza di emergenza, sono state adottate il 14 ottobre, due giorni dopo che il Comitato europeo delle regioni (CdR) aveva presentato alla Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, nel suo Barometro regionale e locale annuale , una serie di prove dell'impatto della pandemia. Il Barometro ha evidenziato come la crisi abbia aggravato le disuguaglianze esistenti, anche nel settore sanitario. La Presidente von der Leyen ha dichiarato all'Assemblea dei politici locali e regionali dell'UE che "I fondi europei consentiranno d'investire in nuovi ospedali, attrezzature migliori e sistemi sanitari più solidi, non solo nelle grandi città, ma anche nelle regioni più remote" e che le amministrazioni regionali e locali dovrebbero avere " il controllo della situazione ".

Anche la Cancelliera tedesca Angela Merkel è stata ospite del Comitato per un dibattito. Il 13 ottobre ha dichiarato ai 329 presidenti di regione, sindaci e consiglieri del CdR che la disponibilità di alcune regioni a prestare assistenza a pazienti provenienti da regioni di altri paesi dovrebbe costituire un "punto di riferimento per le sfide future". La Cancelliera Merkel, che ha dichiarato di "guardare con grande preoccupazione al nuovo aumento del numero di infezioni quasi in ogni parte d'Europa", ha parlato in qualità di leader del paese che detiene la presidenza di turno del Consiglio dell'Unione europea.

Nel parere sul pacchetto di sostegno ai sistemi sanitari già annunciato dalla Commissione europea, il programma EU4Health , il Comitato europeo delle regioni ha criticato i governi nazionali per aver ridotto il bilancio proposto. Il Comitato ha sottolineato che i servizi sanitari, che vengono gestiti a livello locale e regionale in molti Stati membri dell'UE, hanno bisogno di investimenti e di innovazione per ridurre le disuguaglianze sanitarie e far fronte all'invecchiamento della popolazione. Quest'estate gli Stati membri dell'UE hanno ridotto a 1,7 miliardi di euro l'importo di 9,4 miliardi di euro proposto dalla Commissione europea per il periodo 2021-2027. L'ammontare finale sarà stabilito nel quadro dei negoziati con il Parlamento europeo.

La relatrice del CdR Nathalie Sarrabezolles (FR/PSE), presidente del consiglio dipartimentale del Finistère, ha dichiarato: "Riducendo dell'82 % il nuovo programma dell'UE per la salute EU4Health, gli Stati membri hanno purtroppo perso di vista la portata della crisi. Garantire a tutti un'assistenza sanitaria di qualità è la migliore espressione di solidarietà e un elemento essenziale per rafforzare la coesione nella nostra Unione. Possiamo e dobbiamo fare di meglio per rafforzare i nostri sistemi sanitari. Sebbene le regioni e le città continuino a lavorare quotidianamente per raggiungere questo obiettivo, esse hanno tuttavia bisogno di un notevole sostegno da parte dell'UE".

Un secondo parere si concentra sulle caratteristiche necessarie di un meccanismo europeo di emergenza sanitaria che potrebbe essere attivato in future pandemie. Il documento sottolinea l'esigenza che l'UE sviluppi, acquisti, trasporti e distribuisca materiali diagnostici e dispositivi di protezione importati dall'estero o fabbricati nella stessa UE. Chiede inoltre specificamente lo sviluppo, ad esempio, di una tessera di vaccinazione comune dell'UE e di un registro virtuale europeo che fornisca informazioni sulle scorte di vaccini.

La relatrice Birgitta Sacrédeus (SE/PPE) consigliera regionale del Dalarna ha affermato: "La pandemia dimostra chiaramente l'importanza di disporre di personale qualificato e ben addestrato e di sistemi sanitari adeguatamente finanziati, ben attrezzati e solidi, capaci di adattarsi rapidamente a una nuova situazione sanitaria e di salute pubblica. La pandemia dimostra inoltre il ruolo molto importante che gli enti locali e regionali svolgono in situazioni di crisi come questa".

Il terzo parere, elaborato da Karsten Uno Petersen (DK/PSE), del consiglio regionale della Danimarca meridionale, sul tema della assistenza sanitaria transfrontaliera , mira ad agevolare il trasferimento dei pazienti in altri paesi per beneficiare di prestazioni sanitarie, come avvenuto durante la prima ondata della pandemia, quando, ad esempio, i pazienti delle regioni francesi Grand Est e Bourgogne-Franche-Comté sono stati curati nel Saarland (Germania).

Petersen ha detto che "La pandemia di Covid-19 ha dimostrato quanto possa essere importante per gli europei una stretta cooperazione sanitaria transfrontaliera. Il fatto che i pazienti siano stati accolti e curati a livello transfrontaliero è stato il segno più evidente del vero significato della solidarietà. Basiamoci su quanto abbiamo imparato in questa emergenza per migliorare i nostri sistemi di assistenza sanitaria transfrontaliera e offrire alle persone che vivono in regioni di frontiera procedure semplificate e sicurezza dei pazienti, come pure informazioni chiare sia per i pazienti che per gli operatori sanitari.

Il parere si inserisce in uno sforzo più ampio del Comitato europeo delle regioni per garantire che la ripresa dell'UE dalla pandemia contribuisca a costruire comunità resilienti, favorisca lo sviluppo delle economie locali e promuova gli sforzi volti ad approfondire la democrazia europea.

Secondo un sondaggio commissionato dal Comitato europeo delle regioni, il 67 % degli europei vorrebbe che gli enti locali e regionali avessero maggiore influenza sulle decisioni adottate a livello dell'UE. Di questi, il 45 % ha menzionato la salute tra i settori in cui le regioni e le città dovrebbero avere più voce in capitolo.

Il sondaggio è stato condotto da Kantar nella prima metà di settembre, e i risultati sono stati presentati alla sessione plenaria del CdR del 12-14 ottobre. Il sondaggio ha anche rilevato che, sia in generale che in termini di risposte alla pandemia, gli europei confidano maggiormente nelle amministrazioni locali e regionali che nei governi nazionali o nell'UE. La maggioranza assoluta, il 52 %, ha fiducia nei rispettivi enti regionali e locali, mentre il 47 % ha fiducia nell'UE e il 43 % nei governi nazionali.

Il Presidente del Comitato europeo delle regioni e Presidente della regione greca della Macedonia centrale, Apostolos Tzitzikostas , ha affermato: "Il livello di fiducia dei cittadini nei leader locali e regionali ha contribuito a contenere la diffusione del coronavirus. Questa fiducia sarà fondamentale anche nella fase di ripresa. Esortiamo i leader nazionali e le istituzioni dell'UE a collaborare con i consigli regionali e locali e a sostenerli nell'affrontare i gravi problemi creati dal virus".

Risultati del Barometro regionale e locale annuale:

Barometro regionale e locale annuale - principali risultati

Barometro regionale e locale annuale - relazione completa

Barometro regionale e locale annuale - sondaggio d'opinione condotto da Kantar (sono disponibili anche i risultati specifici per paese)

Barometro regionale e locale annuale - l'impatto a livello sanitario (la storia attraverso i dati)

Barometro regionale e locale annuale - l'impatto economico a livello regionale (la storia attraverso i dati)

Contatto per la stampa:

Andrew Gardner

Tel. +32 473 843 981

andrew.gardner@cor.europa.eu

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