Politica linguistica
Lingue ufficiali dell'UE
Bulgaro, ceco, croato, danese, estone, finlandese, francese, greco, inglese, irlandese, italiano, lettone, lituano, maltese, neerlandese, polacco, portoghese, rumeno, slovacco, sloveno, spagnolo, svedese, tedesco e ungherese.
Lingue in cui le informazioni sono pubblicate sul sito Internet del CdR
- La struttura di navigazione del sito Internet è pubblicata nelle lingue ufficiali dell'UE.
- Le informazioni di carattere generale sono pubblicate, non appena tradotte, nelle lingue ufficiali dell'UE.
- I documenti ufficiali, i documenti di rilievo politico e le informazioni e i documenti relativi alle sessioni plenarie sono pubblicati in tutte le lingue ufficiali dell'UE.
- Le informazioni urgenti o di breve durata (notizie, eventi ecc.) non sono pubblicate in tutte le lingue dell'UE. La scelta della o delle lingue in cui tali informazioni sono pubblicate dipende di volta in volta dal pubblico destinatario.
- Le informazioni specializzate (informazioni tecniche, lavori in corso, bandi di gara) sono pubblicate principalmente in inglese.
- Le informazioni mirate di rilievo nazionale e regionale (l'Europa nella mia regione) sono pubblicate nella lingua del paese.
- I moduli di contatto possono essere riempiti in qualsiasi lingua ufficiale dell'UE; le risposte sono, ove possibile, fornite nella lingua utilizzata nel modulo, ma, per garantire una risposta rapida, chiediamo di indicare una lingua alternativa a scelta tra l'inglese, il francese e il tedesco.
Una determinata informazione non è disponibile nella vostra lingua?
I visitatori del sito si chiedono talvolta perché una certa pagina non sia disponibile nella loro lingua. In linea generale, le versioni linguistiche disponibili sulle pagine Internet del CdR dipendono dai seguenti fattori:
- rilevanza (giuridica): il pubblico deve poter accedere a tutti i documenti ufficiali, che sono quindi prodotti in tutte le lingue ufficiali. Altri documenti (ad esempio comunicazioni con autorità nazionali, organizzazioni o singoli) sono tradotti soltanto nelle lingue richieste;
- urgenza: per essere utili, alcuni tipi di informazioni devono essere pubblicati rapidamente. Dato che la traduzione di un documento richiede tempo, si preferisce pubblicare immediatamente tali informazioni nelle lingue comprese dalla maggior parte dei cittadini europei, anziché aspettare che sia pronta la traduzione in tutte le lingue;
- rapporto costi/benefici: al fine di risparmiare il denaro del contribuente, per le pagine altamente specializzate consultate da un numero relativamente ristretto di persone la priorità è garantire che la maggior parte delle persone possa comprendere il nucleo essenziale dell'informazione;
- vincoli tecnici: gestire un sito in oltre 20 lingue è un compito molto complesso, che richiede notevoli risorse umane e finanziarie;
- traduzione: il numero dei traduttori e il bilancio per la traduzione disponibili sono limitati (si tratta sempre di denaro del contribuente).
Tuttavia, in alcune pagine Internet offriamo la possibilità di richiedere una traduzione automatica fornita dal servizio eTranslation della Commissione europea:
- una traduzione automatica può dare un'idea di massima del contenuto in una lingua che si conosce. Va tuttavia tenuto presente che la traduzione automatica non comporta alcun intervento umano e che la sua qualità e accuratezza possono variare notevolmente a seconda del testo e della combinazione linguistica.
Il vostro feedback sulla traduzione automatica sarà altamente apprezzato. Per inviarlo, cliccate qui.
Protezione dei dati personali
Nello svolgimento dei suoi compiti e nella prestazione dei suoi servizi, il Comitato europeo delle regioni si impegna a garantire la protezione dei dati personali.
La protezione dei dati personali è un diritto fondamentale sancito dal Trattato sul funzionamento dell'Unione europea (articolo 16) e dalla Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea (articolo 8).
Il regolamento (UE) 2018/1725 stabilisce le norme per la protezione dei dati personali da parte delle istituzioni, degli organi e degli organismi dell'UE. Oltre a delineare i principi giuridici che riguardano il trattamento dei dati personali, il regolamento definisce i diritti degli interessati, gli obblighi dei titolari del trattamento dei dati e il ruolo del responsabile della protezione dei dati (RPD).
Gli interessati (le persone i cui dati sono oggetto di trattamento) hanno il diritto di chiedere, gratuitamente e senza limitazioni, l'accesso ai dati personali che li riguardano. Essi hanno altresì il diritto di chiedere la rettifica, la cancellazione o la limitazione del trattamento dei loro dati personali e di opporsi a tale trattamento.
Se del caso, gli interessati hanno il diritto di ricevere i dati personali che li riguardano e che sono stati forniti al responsabile del trattamento o di chiedere che tali dati siano direttamente trasmessi a un altro titolare del trattamento (portabilità dei dati). Essi hanno anche il diritto di revocare il consenso in qualsiasi momento, nei casi in cui i dati personali che li riguardano siano trattati su tale base giuridica.
I titolari del trattamento delegati (entità organizzative del titolare del trattamento, ossia del Comitato europeo delle regioni) determinano le finalità del trattamento dei dati personali e i relativi strumenti e devono garantire che il trattamento dei dati personali avvenga esclusivamente per scopi chiaramente definiti e legittimi e con modalità corrette, lecite e sicure. I titolari del trattamento sono altresì tenuti a garantire che i dati siano accurati, adeguati e pertinenti, non siano eccessivi rispetto alle finalità e non siano conservati più a lungo del necessario. I titolari del trattamento delegati sono inoltre obbligati a informare gli interessati sulle modalità di trattamento dei dati che li riguardano e a garantire che i dati siano trasferiti a terzi soltanto dopo avere predisposto adeguate misure di salvaguardia.
Il ruolo del responsabile della protezione dei dati (RPD) è garantire in maniera indipendente la corretta applicazione delle norme in materia di protezione dei dati all'interno del CdR. L'RPD informa e consiglia il titolare del trattamento, i titolari del trattamento delegati e il responsabile del trattamento, collabora con il GEPD (il Garante europeo della protezione dei dati) e informa gli interessati dei loro diritti e dei loro obblighi.
Quali dati personali vengono trattati al CdR?
La maggior parte dei dati personali trattati dal CdR riguarda i suoi membri attivi, i suoi ex membri e i membri del suo personale.
I dati personali dei cittadini vengono trattati in particolare quando questi visitano il CdR, si registrano per un evento, presentano una richiesta o si iscrivono a un servizio elettronico. È il caso, ad esempio, di:
- servizi di comunicazione interattivi, che permettono un contatto migliore con cittadini, imprese, società civile e soggetti pubblici rendendo così più agevole consultarli sulle politiche e riceverne il feedback al fine di contribuire all'elaborazione delle politiche, delle attività e dei servizi dell'Unione europea;
- servizi di transazione, che consentono l'accesso a tutte le forme essenziali di transazioni con l'UE, ad esempio appalti, operazioni finanziarie, assunzioni, iscrizione ad eventi, acquisizione o acquisto di documenti ecc.
Per informazioni specifiche su un determinato trattamento di dati personali, si rimanda alla pertinente informativa sulla protezione dei dati.
Per eventuali domande sul trattamento dei propri dati personali, si può contattare il servizio competente del CdR incaricato del trattamento dei dati personali (titolare del trattamento delegato), indicato nella pertinente informativa sulla protezione dei dati, o il responsabile della protezione dei dati al CdR (data.protection@cor.europa.eu). È inoltre possibile rivolgersi al Garante europeo della protezione dei dati.
Politica di moderazione per i social media
Siamo sui social media!
Il Comitato europeo delle regioni offre agli utenti una piattaforma incentrata sulle regioni e sulle città dell'UE ed è presente su molteplici social media: Facebook, X (ex Twitter), LinkedIn, Instagram e YouTube. Al CdR accogliamo con favore tutte le opinioni politiche, i pensieri e le idee e incoraggiamo la partecipazione di tutti alle nostre discussioni online. Vi invitiamo pertanto a commentare e condividere senza esitazione i nostri contenuti.
Principi
Vi chiediamo di osservare i principi fondamentali di buona condotta. Non accettiamo né i commenti offensivi né un linguaggio inappropriato o ingiurioso. Vi invitiamo a rispettare gli altri utenti e i principi fondamentali condivisi da tutti noi. Diciamo no al razzismo, alla xenofobia e a qualsiasi discriminazione fondata sulla religione, l'origine etnica, il genere o l'orientamento sessuale. Non accettiamo gli appelli alla violenza e l'incitamento all'odio. Inoltre, le nostre regole vietano anche i commenti diffamatori, illegali o lesivi del diritto d'autore. Cancelleremo ogni commento di questo tipo e ci riserviamo il diritto di escludere gli utenti che utilizzino a più riprese un linguaggio offensivo, nonché chiunque si faccia passare per un personaggio pubblico o utilizzi un account falso. Ci riserviamo il diritto di cancellare come spam i commenti eccessivamente ripetitivi, molto lunghi o perturbatori per la comunità degli utenti, nonché le pubblicità non richieste. Vi incoraggiamo a pubblicare commenti che si attengano al tema trattato e apportino un contributo ai dibattiti in corso.
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Ultimo aggiornamento: giugno 2019
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