Il CdR lancerà il Forum delle città e delle regioni in collaborazione con la Commissione europea e gli Stati membri per attuare il Green Deal Riguardo al Green Deal europeo, il Comitato europeo delle regioni (CdR) ha presentato una serie di richieste che ritiene debbano essere soddisfatte se si vuole raggiungere la neutralità climatica entro il 2050. Dall'energia alla mobilità, dall'agricoltura alla biodiversità, dalla digitalizzazione all'economia circolare, il Comitato sostiene che, se l'Europa vuole rispondere all'emergenza climatica, il Green Deal va corredato di un piano d'azione chiaro con obiettivi misurabili, azioni mirate e finanziamenti adeguati, da mettere a punto insieme con gli enti locali e regionali.
In un dibattito con Frans Timmermans, il nuovo vicepresidente esecutivo della Commissione europea per il Green Deal europeo, il CdR ha invitato l'UE a mantenere il riscaldamento globale al di sotto di 1,5ºC definendo un ambizioso pacchetto legislativo e finanziario che sostenga tutte le regioni e le città nel realizzare le transizioni, ponendo la sostenibilità al centro di tutte le politiche. Nella risoluzione adottata a Bruxelles poco prima che la Commissione europea pubblicasse i piani per il Green Deal l'11 dicembre, il CdR invita l'UE a sancire per legge l'impegno a raggiungere la neutralità climatica entro il 2050, a rendere più ambiziosi i propri obiettivi in materia di energia, clima e ambiente e ad offrire finanziamenti sufficienti per sostenere le regioni e le città.
Karl-Heinz Lambertz , Presidente del Comitato europeo delle regioni, ha dichiarato: "Non possiamo più chiudere gli occhi davanti all'emergenza climatica. Il Green Deal europeo è l'ultima opportunità di cui l'Europa dispone per essere credibile, rispettare i propri obblighi internazionali ed offrire un percorso chiaro verso la neutralità in termini di emissioni di carbonio entro il 2050. L'UE deve rendere verdi tutte le sue politiche e i suoi investimenti, garantendo una transizione giusta che sostenga ogni regione e città. Gli enti locali e regionali devono rappresentare un partner e un soggetto a pieno titolo, ed essere sostenuti da investimenti reali. Le attuali proposte di bilancio dell'UE, che prevedono tagli alla politica di coesione, comprometteranno gli sforzi delle regioni e delle città per accelerare l'azione per il clima. Il tempo stringe, non possiamo permetterci di tentennare e dobbiamo invece agire insieme. La transizione verde inizierà dalle nostre città e regioni, oppure non avverrà affatto."
Frans Timmermans , vicepresidente esecutivo della Commissione europea, ha messo in guardia contro l'inazione e ha dichiarato: "Tutti i livelli di governo dovranno svolgere il loro ruolo se vogliamo riuscire a plasmare il nostro futuro collettivo: si tratta di un compito che i governi nazionali non possono svolgere da soli. Alle città e alle regioni spetta un posto importante nella trasformazione radicale che il Green Deal dovrà operare nella nostra società. Dai trasporti a zero emissioni alla protezione della biodiversità, dall'efficienza energetica degli edifici all'inverdimento delle nostre città e al rimboschimento, abbiamo bisogno di ognuno di voi. Non raggiungeremo gli obiettivi del Green Deal senza gli enti locali e regionali."
I giovani politici eletti presentano le loro richieste
Durante la discussione in plenaria, un gruppo di giovani politici eletti ha presentato una serie di richieste per l'Europa al vicepresidente esecutivo Timmermans e al Presidente Lambertz. Una rappresentante del programma 'Young Elected Politician (YEPs) United 4 Climate' , Martina Grech , consigliera comunale di Qormi, Malta, ha affermato: " Noi giovani leader lavoriamo duramente nelle nostre comunità locali per creare un futuro vivibile e sostenibile per noi stessi e per i nostri figli. Siamo uniti nel perseguire lo stesso obiettivo, al di là della nostra appartenenza politica e del paese di provenienza. Se io, che ho 19 anni, posso agire ed essere qui oggi per fare sentire la nostra voce, potete farlo anche voi ".
Il CdR sarà presente alla COP 25 di Madrid questa settimana per sostenere il ruolo delle città e delle regioni nell'accelerare l'azione per il clima.
Segui il dibattito completo . Per le foto della plenaria cliccare qui .
Il Green Deal in partenariato con gli enti locali e regionali: raccomandazioni principali
Rendere più ambiziosi gli obiettivi e i traguardi dell'UE
Limitazione del riscaldamento globale a 1,5ºC, impegno giuridico a favore della neutralità in termini di emissioni di carbonio dell'UE entro il 2050 & innalzamento dell'obiettivo di riduzione delle emissioni di gas serra dell'UE ad almeno il 55 %, obiettivo dell'efficienza energetica al 40 % ed energie rinnovabili al 40 % entro il 2030.
Obiettivi in materia di rifiuti per il 2030: riciclaggio dei rifiuti urbani al 70 %, riduzione dei rifiuti alimentari del 50 % e un massimo del 5 % di smaltimento in discarica.
Integrare la sostenibilità, collaborare con i governi locali & regionali
Un piano chiaro: mettere a punto un'agenda Green Deal con obiettivi misurabili e azioni e finanziamenti mirati, di concerto con le città e le regioni nel quadro dell'attuazione degli OSS delle Nazioni Unite. I progressi dovrebbero essere controllati attraverso i processi relativi allo Stato dell'Unione dell'energia.
Avviare dialoghi multilivello sul clima e l'energia: coinvolgere gli enti locali e regionali nei piani nazionali per l'energia e il clima, definendo dei contributi stabiliti a livello locale e regionale.
Nuovo Forum per il Green Deal: il CdR lancerà un Forum di enti locali e regionali per cooperare con la Commissione europea e gli Stati membri nel valutare l'attuazione del Green Deal.
Un'UE sostenibile: integrare la sostenibilità in tutte le politiche dell'UE, nelle priorità macroeconomiche e negli strumenti finanziari, nel semestre europeo e nel bilancio dell'UE dopo il 2020.
Commercio: valutare gli accordi commerciali dell'UE rispetto all'obiettivo di ridurre le emissioni di gas a effetto serra e alla sostenibilità.
Agricoltura sostenibile: rafforzare gli aiuti finanziari per pratiche rispettose del clima in entrambi i pilastri della politica agricola comune.
Mobilità: adottare misure a livello dell'UE per garantire una maggiore parità di condizioni, compresa la revisione del regime fiscale di taluni carburanti.
Transizione in campo ambientale: elaborare un 8º programma d'azione in materia di ambiente in linea con gli obiettivi del Green Deal; l'UE deve adottare politiche più ambiziose in materia di aria, acqua, sostanze chimiche pericolose e pesticidi per realizzare i propri obiettivi di azzeramento dell'inquinamento.
Finanziare il Green Deal
Nuove risorse: sostenere una tassa sul carbonio alle frontiere, estendere il sistema di scambio di quote di emissione e introdurre una tassa sui carburanti per aeromobili.
Fondo per una transizione giusta: stanziare nuove risorse oltre ai finanziamenti della politica di coesione dell'UE.
Bilancio verde dell'UE dopo il 2020: destinare almeno il 30 % del bilancio dell'UE post-2020 all'azione in materia di clima e biodiversità, eliminando gradualmente le sovvenzioni per i combustibili fossili; i finanziamenti per la politica di coesione devono restare invariati.
Finanziamenti di emergenza: offrire un sostegno finanziario per il Green Deal qualora il prossimo bilancio dell'UE non sia adottato entro il 2020.
Aiuti di Stato: innalzare il livello degli aiuti di Stato ammissibili e adeguare la direttiva sulla tassazione dell'energia per promuovere i combustibili a basse emissioni.
Le sovvenzioni, gli aiuti e i programmi di sostegno dell'UE che danneggiano l'ambiente devono essere aboliti.
Finanziamenti per le ristrutturazioni immobiliari: adottare un piano d'azione dell'UE per alloggi a prezzi accessibili al fine di combattere la povertà energetica, insieme a un ambizioso piano di finanziamento per le ristrutturazioni abitative.
Comunicare con i cittadini
Conferenza sul futuro dell'Europa: la Commissione europea dovrebbe organizzare insieme al CdR dialoghi con i cittadini incentrati sul Green Deal e sui cambiamenti climatici.
Contatti stampa : pressecdr@cor.europa.eu