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L'UE deve proteggere i cittadini contro i prezzi dell'energia e dei carburanti ai massimi storici  

I leader locali e regionali europei si sono uniti ai parlamentari europei nel chiedere azioni più concrete per proteggere i cittadini dall'impatto dei prezzi dell'energia, mai così alti nell'Unione europea.

Intervenendo alla sua prima riunione in qualità di presidente della commissione ENVE e del gruppo di lavoro Green Deal a livello locale del Comitato europeo delle regioni (CdR), Kata Tüttő (HU/PSE), vicesindaca di Budapest, ha ricordato che "non abbiamo tempo per riposare sugli allori, perché il 2022 è un anno decisivo per la transizione verde. Dobbiamo mantenere alti i nostri obiettivi e fermi i nostri impegni. Dalla legge europea sul clima al pacchetto 'Pronti per il 55%' (Fit for 55), le città e le regioni devono collaborare con le istituzioni dell'UE per conseguire gli obiettivi del Green Deal europeo, ma anche per affrontare le nuove forme di povertà energetica e di mobilità nella transizione verso la neutralità climatica, in modo da assicurarsi che nessuno sia lasciato indietro".

In un parere del CdR del 2019 Kata Tüttő aveva già avvertito che "i prezzi dell'energia per gli utenti domestici non possono essere lasciati all'autoregolamentazione del mercato".

I partecipanti alla 9 a riunione del gruppo di lavoro Green Deal a livello locale, incentrata sul pacchetto "Pronti per il 55%" della Commissione europea, hanno ampiamente condiviso le preoccupazioni in merito all'impatto socioeconomico dei prezzi dell'energia ai massimi storici. I membri del CdR e i parlamentari europei sono d'accordo sull'urgente necessità di aumentare l'efficienza energetica, la quale – oltre a contribuire a ridurre in modo sostanziale le emissioni di gas a effetto serra – ha anche un impatto significativo sulle bollette energetiche dei cittadini.

In qualità di proprietari e gestori di un grande parco immobiliare, agli enti regionali e locali spetta un ruolo di primo piano nel miglioramento dell'efficienza energetica, ha sottolineato Rafal Trzaskowski (PL/PPE). Il sindaco di Varsavia, relatore del CdR sulla modifica della direttiva sull'efficienza energetica, ha ricordato "la necessità di una direttiva ambiziosa sull'efficienza energetica per realizzare un'Europa climaticamente neutra e lottare contro la povertà energetica", sottolineando che "l'efficienza energetica delle famiglie e degli edifici pubblici è fondamentale per ridurre le bollette dell'energia, i cui prezzi stanno salendo alle stelle". Trzaskowski, che rappresenta il CdR nel consiglio politico del Patto dei sindaci , ha aggiunto che "dobbiamo aumentare l'efficienza energetica indipendentemente dalle fonti energetiche" , e ha accolto con favore la nuova tassonomia dell'UE, invitando tuttavia la Commissione europea a concedere finanziamenti diretti come condizione "affinché le città e le regioni possano attuare con successo gli obiettivi di efficienza energetica".

Il sindaco di Mannheim Peter Kurz (DE/PSE) ha proposto che le città e le regioni gestiscano direttamente una parte delle entrate provenienti dal sistema di scambio di quote di emissione (ETS). Kurz, che è relatore del CdR sul nuovo sistema di scambio di quote di emissione (ETS2) e sul meccanismo di adeguamento del carbonio alle frontiere (CBAM), ha aggiunto: "Il CBAM e l'ETS2 sono elementi fondamentali del pacchetto "Pronti per il 55%". La fissazione del prezzo delle emissioni di CO 2 si è dimostrata uno strumento politico efficace nel percorso obbligato verso la decarbonizzazione. Ma dobbiamo assicurarci di compensarne l'impatto, in modo da non lasciare indietro nessun cittadino o nessuna regione".

Peter Liese (PPE), relatore del Parlamento europeo sull'ETS, ha segnalato che diversi Stati membri non utilizzano a sufficienza le fonti di bilancio dell'UE e i proventi del sistema ETS per i progetti di efficienza energetica, mentre Pernille Weiss , relatrice ombra del Parlamento europeo sulla direttiva sull'efficienza energetica, ha sottolineato la necessità di realizzare obiettivi equilibrati e di utilizzare strumenti adattabili alle specificità di ogni territorio, definendo le città come "modelli all'avanguardia nella transizione energetica".

Un intervento più diretto da parte dei governi centrali degli Stati membri è fondamentale anche per il membro del CdR Mirja Vehkaperä (FI/Renew Europe): "La gente è frustrata dall'aumento dei prezzi dell'energia e in particolare dei costi di trasmissione dell'energia elettrica. Durante l'inverno una grande quantità di energia viene utilizzata per il riscaldamento e i trasporti. I governi nazionali devono assumersi la responsabilità di controbilanciare tale aumento dei prezzi dell'energia per i cittadini", ha dichiarato la consigliera comunale di Oulu.

Non è all'esigenza di ridurre le emissioni di gas a effetto serra e di realizzare gli obiettivi climatici dell'UE che vanno imputati gli aumenti dei prezzi dell'energia, ha sottolineato Bernd Voss (DE/Verdi). Il membro del parlamento del Land Schleswig-Holstein ha spiegato che "la crisi dei prezzi dell'energia non è causata dagli obiettivi climatici dell'UE, bensì dalla nostra dipendenza dai combustibili fossili e dall'aumento dei loro prezzi. A breve termine abbiamo bisogno di un sostegno mirato per i cittadini vulnerabili, al fine di garantire la loro mobilità e il riscaldamento delle loro abitazioni. È solo sviluppando rapidamente la produzione di energia rinnovabile nell'UE che riusciremo a ottenere un'energia efficiente sotto il profilo dei costi e l'indipendenza energetica dell'UE."

L'aumento della produzione di energia da fonti rinnovabili è fondamentale per affrontare l'attuale crisi energetica, ha osservato Andries Gryffroy (BE/AE). Il membro del parlamento fiammingo e relatore del CdR sulla revisione della direttiva sulle energie rinnovabili non ha dubbi: "Promuovere la produzione locale di energia rinnovabile è necessario per aiutare l'UE a raggiungere l'azzeramento delle emissioni nette, ma è anche un modo per ridurre la dipendenza dai paesi terzi per l'importazione di combustibili fossili e i loro prezzi elevati e volatili. Al fine di garantire una transizione sostenibile, equa e a prezzi accessibili per i cittadini e le imprese, la nuova normativa dovrebbe essere sufficientemente semplice e flessibile, in modo da tenere conto delle specificità di ciascuna regione, salvaguardando nel contempo il principio della neutralità tecnologica."

Secondo Eurostat, sono 31 milioni gli europei che vivono in condizioni di povertà energetica. Tjisse Stelpstra (NL/ECR), assessore provinciale della Drenthe, ha sottolineato che la transizione verso la neutralità climatica deve essere "inclusiva, giusta e non comportare oneri aggiuntivi per i cittadini dell'UE", aggiungendo che "è nostra responsabilità garantire che il riscaldamento delle abitazioni, la cottura degli alimenti e l'utilizzo dell'energia elettrica rimangano economicamente accessibili per tutti".

A nome della Commissione, Stefano Grassi , capo di gabinetto della commissaria europea per l'Energia Kadri Simson, ha sottolineato il ruolo guida che il settore pubblico dovrebbe svolgere nel conseguire l'efficienza energetica, aggiungendo che il Fondo sociale per il clima dell'UE , con la sua dotazione di 140 miliardi di EUR, punterà a sostenere l'efficienza energetica a beneficio dei più vulnerabili, sia nel settore dell'edilizia che in quello dei trasporti.

Olivia Gippner , membro del gabinetto del vicepresidente esecutivo Frans Timmermans, ha sottolineato che l'equità e la ripartizione degli oneri tra gli Stati membri sono il principio guida di ogni iniziativa del pacchetto "Pronti per il 55 %". "Abbiamo bisogno, a tutti costi, della collaborazione delle città e delle regioni", ha dichiarato Gippner, sottolineando che gli enti locali e regionali sono fondamentali sia per creare quadri favorevoli sia per individuare la povertà energetica al fine di orientare meglio il nuovo Fondo sociale per il clima dell'UE.

Tra i parlamentari europei che hanno partecipato alla discussione vi erano anche Mohammed Chahim (S&D), relatore sul meccanismo di adeguamento del carbonio alle frontiere, e Paolo Borchia (ID), relatore ombra della commissione ITRE sulla direttiva sulle energie rinnovabili.

Qualche informazione in più:

"Pronti per il 55%" è il piano dell'Unione europea per ridurre le emissioni di gas a effetto serra del 55% entro il 2030. Il pacchetto comprende la revisione di diverse direttive e l'elaborazione di nuove, ed è stato proposto dalla Commissione europea nel luglio 2021. Cliccare qui per accedere al calendario dell'iter legislativo del pacchetto al Parlamento europeo.

Nell'ottobre 2021 la Commissione europea ha presentato un pacchetto di misure a breve e medio termine che i governi nazionali possono adottare per proteggere i consumatori dall'aumento dei prezzi dell'energia. Per saperne di più, cliccare qui .

La transizione verde occupa un posto centrale nell' 8 a relazione sulla coesione presentata ieri. La relazione dà atto delle sfide straordinarie che gli enti locali e regionali devono affrontare a seguito dei cambiamenti climatici, come pure della necessità di un adattamento strategico e di investimenti supplementari nelle infrastrutture e nel capitale umano, con particolare attenzione all'impatto e alle sfide territoriali. Viene riconosciuto il valore aggiunto di un approccio basato sul territorio, ad esempio le strategie di specializzazione intelligente secondo il modello del meccanismo per una transizione giusta. Le reazioni del CdR sono consultabili qui .

I relatori del CdR sul pacchetto "Pronti per il 55%" sono:

  • Peter Kurz (DE/PSE), sindaco di Mannheim, relatore sul tema Far funzionare il sistema di scambio di quote di emissione (ETS) e il meccanismo di adeguamento del carbonio alle frontiere (CBAM) per le città e le regioni dell'UE
  • Rafał Trzaskowski (PL/PPE), sindaco di Varsavia, relatore sul tema Modifica della direttiva sull'efficienza energetica per realizzare i nuovi obiettivi climatici per il 2030
  • Andries Gryffroy (BE/AE), membro del parlamento fiammingo, relatore sul tema Modifica della direttiva sulla promozione delle energie rinnovabili per realizzare i nuovi obiettivi climatici per il 2030
  • Csaba Borboly (RO/PPE), presidente del consiglio distrettuale di Harghita, relatore sul tema Verso un'attuazione socialmente equa del Green Deal
  • Joan Calabuig Rull (ES/PSE), viceassessore per gli Affari europei e le relazioni esterne della regione di Valencia, relatore sulla Strategia dell'UE per le foreste per il 2030
  • Adrian Ovidiu Teban (RO/PPE), sindaco di Cugir, relatore sul tema Verso trasporti su strada a emissioni zero: realizzazione di infrastrutture per i combustibili alternativi e rafforzamento dei livelli di prestazione in materia di emissioni di CO₂
  • Åsa Ågren Wikström (SE/PPE), consigliera della contea di Västerbotten, relatrice sulla Revisione del regolamento LULUCF e del regolamento sulla condivisione degli sforzi

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