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Il Presidente Lambertz pronuncia il primo discorso annuale sullo stato dell'Unione europea dal punto di vista delle regioni e delle città dell'UE  

Il Presidente del Comitato europeo delle regioni (CdR) Karl-Heinz Lambertz ha pronunciato oggi il primo discorso in assoluto sul tema "Lo stato dell'Unione europea: il punto di vista delle regioni e delle città" , cui ha fatto seguito un dibattito con il Presidente del Consiglio europeo Donald Tusk. Si inaugura così un nuovo appuntamento annuale, inserito nel quadro del dibattito politico oggi in corso sul futuro dell'Europa.

Il discorso del Presidente Lambertz (attualmente disponibile in inglese e in francese) è stato pronunciato oggi a Bruxelles nel corso della sessione plenaria dell'Assemblea del CdR - composta da rappresentanti eletti locali e regionali provenienti da tutti gli Stati membri dell'UE - e mira a fare il punto della situazione attuale delle città e delle regioni dell'Unione e a guardare avanti passando in rassegna le grandi sfide che si profilano per i prossimi anni.

"Al Comitato europeo delle regioni, noi vediamo l'Unione dal basso verso l'alto, ossia dal punto di vista dei comuni cittadini, attraverso gli occhi dei nostri 350 membri, che sono rappresentanti eletti a livello locale e regionale. E questo è il punto di vista che desideriamo far conoscere", ha dichiarato il Presidente Lambertz.

" L'Europa occupa un posto sempre più importante nelle attività dei leader locali e regionali europei. Sono proprio gli enti locali e regionali, infatti, a farsi carico dell'attuazione della maggior parte della legislazione dell'UE. Sono loro a costruire, cofinanziare e gestire i progetti europei, e sono loro a condurre dibattiti sull'Europa nelle proprie assemblee e con i propri cittadini. Come il livello europeo incide sui livelli locale e regionale, così questi livelli dovrebbero essere pienamente in grado di esercitare la loro influenza a livello europeo ", ha proseguito il Presidente del CdR.

Il Presidente del Consiglio europeo Donald Tusk ha ribadito questo punto di vista, sottolineando che " il benessere dell'Europa e la fiducia dell'Unione in se stessa dipendono dalla vitalità delle nostre regioni e dei nostri enti locali ".

Messaggi fondamentali del discorso sullo stato delle regioni 2017:

Riavvicinare l'Europa ai cittadini : "L'impegno dei rappresentanti eletti a livello locale e regionale è ricompensato dalla fiducia dei cittadini negli enti territoriali substatali, che è maggiore di quella accordata all'UE e ai suoi Stati membri. Questo è per noi motivo di notevole orgoglio, poiché significa che le nostre città e le nostre regioni costituiscono un caposaldo di fiducia in un'Unione talvolta scossa dai dubbi".

"I nostri sforzi devono essere guidati da due principi: agire al livello appropriato e dialogare con i cittadini europei (…). Dal marzo 2016 ad oggi abbiamo organizzato oltre 140 dibattiti pubblici in 95 regioni".

"Sono fermamente convinto che è solo rispondendo alle attese dei cittadini che si potrà vincere la loro diffidenza nei confronti dell'UE e far rinascere in loro un desiderio di Europa".

Futuro della politica di coesione: "La politica europea di coesione reca un contributo essenziale - basato sulla solidarietà - al consolidamento dell'Unione europea, e funge da necessario contrappeso alle regole del mercato interno. L'avvenire dell'Europa è strettamente connesso a quello di tale politica".

"Almeno tre cittadini europei su quattro ritengono che gli investimenti regionali dell'UE abbiano effetti positivi per la loro città e la loro regione".

"In materia di coesione noi rivolgiamo al Consiglio una duplice richiesta: garantire una politica di coesione forte, che interessi tutte le regioni, e continuare ad assicurare ad essa una dotazione pari ad almeno un terzo del bilancio dell'UE".

Bilancio dell'UE ed investimenti pubblici: "Se si vuole che le ambizioni europee siano davvero credibili, è indispensabile sostenerle con risorse adeguate, in particolare mettendo a disposizione nuove risorse proprie".

Migrazioni: "Le nostre identità devono non solo dialogare in modo pacifico, ma anche aprirsi costantemente verso l'esterno anziché rinchiudersi in se stesse".

"A Catania come ad Atene, sulle isole greche come in molti altri luoghi e paesi dell'UE, funzionari locali e regionali hanno organizzato l'accoglienza di migliaia di migranti in circostanze molto difficili. (...) Con il loro coraggio e la loro solidarietà, essi ci hanno resi fieri del nostro comune spirito europeo".

Brexit: "L'uscita del Regno Unito rappresenta il fallimento di un'Unione basata sui regimi in deroga (…). La decisione britannica di uscire dall'UE avrà gravi conseguenze per le comunità locali di tale paese e per quelle degli Stati membri".

Europa sociale: "Sicurezza deve significare altresì sicurezza sociale. Eppure, fra i cittadini europei permangono ancora grandi disparità sociali ed economiche. Un europeo su cinque vive in un nucleo familiare al di sotto della soglia di povertà o in una situazione di esclusione sociale".

"Gli europei hanno bisogno di un modello sociale forte, che assicuri la protezione di tutti. Non dovremmo mai dimenticare che l'Europa affonda le sue radici nella prospettiva di una migliore protezione sociale. È proprio questo il senso del vertice sociale che si terrà il 17 novembre a Göteborg, in Svezia, e al quale il nostro Comitato darà il suo contributo".

Ambiente : "La sicurezza dei cittadini europei dipende anche dalla protezione dell'ambiente e dalla tutela della biodiversità. E anche su questo fronte le città e le regioni d'Europa combattono in prima linea, al pari degli Stati e delle città degli Stati Uniti che hanno coraggiosamente deciso di attuare gli obiettivi dell'accordo di Parigi nonostante la posizione irresponsabile assunta in merito da Donald Trump".

"La lotta contro i cambiamenti climatici è una priorità anche per noi. Abbiamo appena aderito a una serie di partenariati con la rete europea Alleanza per il Clima e con la rete internazionale ICLEI".

Tabella di marcia

Nel quadro del suo contributo al dibattito sul futuro dell'Europa, il CdR ha avviato un'iniziativa "dal basso" denominata "Riflettere sull'Europa", consistente in dialoghi dei cittadini e dibattiti civici che coinvolgono i suoi 350 membri e i loro supplenti. Tale iniziativa è integrata da un sondaggio online sul futuro dell'Europa effettuato in tutta l'UE e inteso a conoscere e far conoscere le opinioni dei cittadini. In esito a questa ampia consultazione, nel primo semestre del 2018 il CdR adotterà la sua visione sul futuro dell'Europa da un punto di vista locale e regionale e, nel primo trimestre del 2019, ospiterà un vertice dei leader regionali e locali dell'UE.

Il 9 ottobre il Comitato europeo delle regioni, insieme con le principali associazioni delle città e delle regioni dell'UE, ha lanciato una nuova coalizione paneuropea - l'Alleanza per la coesione: #CohesionAlliance - per far sì che il bilancio dell'UE dopo il 2020 garantisca una politica di coesione più forte e più efficace, nonché visibile e disponibile per tutte le regioni dell'Unione. Leader locali e regionali di tutta Europa, ma anche membri del Parlamento europeo, esponenti della società civile e rappresentanti delle organizzazioni imprenditoriali, stanno dando la loro adesione alla dichiarazione della #CohesionAlliance.

Nota per la stampa

Da quest'anno in avanti, nell'aprire la sessione plenaria di ottobre il Presidente del CdR pronuncerà un discorso sullo "stato delle regioni dell'UE". L'obiettivo è fare il punto della situazione attuale delle città e delle regioni dell'UE e di guardare avanti passando in rassegna le grandi sfide che si profilano per i prossimi anni. Il discorso annuale del Presidente va inoltre inteso come una prima risposta del CdR alle principali proposte annunciate nel programma di lavoro della Commissione europea. Al discorso fa seguito un dibattito in sessione plenaria con i membri del CdR e con rappresentanti di alto livello dell'UE.

Le reazioni dei diversi gruppi politici del CdR sono consultabili sulle rispettive pagine web.

• Pagina del sito web del CdR dedicata al tema "Lo stato dell'Unione europea: il punto di vista delle regioni e delle città"

Intervento del Presidente Donald Tusk al Comitato europeo delle regioni

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