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Il nuovo piano d'azione delle direttive UE sulla protezione della natura aiuta le regioni a preservare la biodiversità e a stimolare la crescita socioeconomica  

In stretta collaborazione con l'Assemblea dei rappresentanti regionali e locali dell'UE, oggi la Commissione europea ha adottato un piano d'azione per migliorare l'attuazione della direttiva Uccelli e della direttiva Habitat – note anche come le direttive sulla protezione della natura. Il piano è volto ad "aiutare le regioni a tutelare la biodiversità e a cogliere i vantaggi economici connessi alla protezione della natura". Gli enti locali e regionali hanno accolto con favore questa cooperazione interistituzionale, che punta a stabilire un parametro di riferimento per altri settori d'intervento in cui le città e le regioni detengono vaste competenze, come nel caso della normativa ambientale dell'UE.

"Gli enti locali e regionali sono in prima linea nella conservazione della natura e nella protezione della biodiversità, ed è per questo motivo che il Comitato europeo delle regioni ha collaborato attivamente con l'équipe del progetto, formata da commissari europei, nell'elaborazione di questo piano d'azione. Si tratta di un passo nella giusta direzione e il CdR, in quanto assemblea politica dell'UE che rappresenta le città e le regioni, sosterrà la sua attuazione e coinvolgerà attivamente gli enti locali e regionali nel quadro degli sforzi volti a conseguire gli obiettivi in materia di biodiversità fissati per il 2020", ha affermato il primo vicepresidente del Comitato europeo delle regioni (CdR) Karl-Heinz Lambertz.

Quattro dei quindici assi d'azione del piano coinvolgono direttamente il CdR:

asse d'azione 1 : sviluppo di procedure di autorizzazione di siti, protezione delle specie e orientamenti, nonché integrazione dei servizi ecosistemici nel processo decisionale;

asse d'azione 6 : riunire regioni biogeografiche per affrontare sfide comuni;

asse d'azione 13 : sostenere lo scambio di conoscenze e l'impegno degli enti locali e regionali attraverso una piattaforma comune, in linea con la piattaforma tecnica CdR/Commissione europea per la cooperazione ambientale, già operativa;

asse d'azione 14 : mettere maggiormente in evidenza la buona gestione dei siti Natura 2000 e promuovere la sensibilizzazione nei confronti delle direttive sulla protezione della natura nelle sedi pertinenti, avvalendosi delle nuove tecnologie e delle attività di sensibilizzazione, e rafforzare i legami tra patrimonio naturale e culturale, specialmente nel contesto dell'Anno europeo del patrimonio culturale che si celebrerà nel 2018.

Il piano d'azione appena pubblicato è incentrato su quatto priorità ed è complessivamente ripartito in 15 assi di azione concreta da attuare entro il 2019.

Karmenu Vella , commissario per l'Ambiente, gli affari marittimi e la pesca ha affermato: "Il piano d'azione si prefigge miglioramenti ambiziosi nell'attuazione delle direttive sulla protezione della natura. Il modo migliore per proteggere le generazioni future consiste nel coinvolgere i giovani. Il nuovo Corpo europeo di solidarietà dell'UE ha proprio questa missione. Gli enti locali e regionali degli Stati membri possono dare l'esempio nell'attuazione di questa e di altre politiche necessarie a proteggere il patrimonio naturale".

Le direttive sulla protezione della natura sono la pietra angolare della legislazione europea in materia di conservazione della natura, in quanto impongono per legge di preservare circa 2 000 specie e habitat tra i più vulnerabili d'Europa. Con le direttive è stata creta Natura 2000, la rete di coordinamento di aree protette più grande del mondo. Essa abbraccia il 24 % del territorio di superficie e dei mari dell'UE, e il suo apporto individuale al PIL dell'UE è compreso tra l'1,7 % e il 2,5 %. Il costo dell'attuazione di Natura 2000 è stato stimato in 5,8 miliardi di euro l'anno, mentre i benefici annui sono stimati a 200-300 miliardi di euro.

Le direttive sono state sottoposte a un controllo dell'adeguatezza, durato due anni, che aveva lo scopo di valutarne l'efficacia, l'efficienza, la coerenza, la pertinenza e il valore aggiunto. La Commissione europea ha risposto positivamente alla richiesta del CdR di lavorare non su una revisione della normativa, ma sull'elaborazione di un piano d'azione (come richiesto nel parere del relatore Roby Biwer (LU/PSE), membro del consiglio comunale di Bettembourg, dicembre 2015). Il CdR sta attualmente dando il proprio contributo al riesame dell'attuazione, sul piano ambientale (Environmental Implementation Review - EIR), di altre direttive tramite la preparazione di un parere, elaborato da Andrew Cooper (UK/AE), membro del Consiglio di Kirklees, che sarà adottato nell'ottobre 2017.

Per maggiori informazioni

Comunicato stampa della Commissione europea: Nuovo piano d'azione per rafforzare la protezione della natura e della biodiversità nell'UE a beneficio dei cittadini e dell'economia

Piano d'azione per la natura, i cittadini e l'economia

Convegno sul tema Un piano d'azione dell'UE per la natura, i cittadini e l'economia - Comitato europeo delle regioni, Bruxelles, 6 giugno 2017

Contatti stampa:

David Crous

+32 (0) 470 881 037
david.crous@cor.europa.eu

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