Il 31 gennaio il premier portoghese è tornato al Comitato europeo delle regioni per illustrare la sua visione dell'UE. Nella sessione plenaria, che ha avuto come invitati di spicco il vice primo ministro bulgaro Tomislav Donchev e il primo vicepresidente della Commissione europea Frans Timmermans, l'Assemblea UE dei rappresentanti politici locali e regionali ha affermato che gli Stati membri devono aumentare i contributi al futuro bilancio dell'UE per proteggere gli investimenti regionali e ha minacciato di adire la Corte di giustizia se l'UE tenta di distogliere fondi destinati alle regioni e alle città per aiutare i governi nazionali a finanziare le riforme strutturali.
Il primo ministro portoghese promuove le riforme : nel suo intervento del 31 gennaio, il premier António Costa ha lanciato un messaggio di urgenza economica e rinnovamento politico, ricordando ai leader locali e regionali che l'UE deve completare le riforme economiche e concentrarsi sulla riduzione delle differenze economiche e sociali tra le regioni e tra le città. Già membro del CdR e sindaco di Lisbona, Costa ha dichiarato che "in un mondo globalizzato, l'Europa necessita di una maggiore coesione e di un'economia più competitiva. Non dobbiamo indebolire le fondamenta della nostra Unione, come la politica di coesione".
Donchev parla di "una cartina di tornasole per l'Unione " : intervenendo a nome della presidenza di turno dell'UE, il vice primo ministro bulgaro Tomislav Donchev ha dichiarato che "il dibattito sul prossimo quadro finanziario pluriennale e sulla politica di coesione deve essere considerato come una cartina di tornasole per il futuro dell'Unione" e come "un indice della misura in cui crediamo nell'Unione europea". Ha avvertito che il prossimo bilancio rischia di essere visto "più come un risultato dell'attuale confusione politica che come un programma ambizioso", aggiungendo che "la politica di coesione dovrebbe creare incentivi per le riforme".
"Soluzioni locali e regionali laddove possibile e necessario": nel corso di un ampio dibattito con i membri del CdR, compreso un acceso scambio di vedute sull'indipendenza della Catalogna, il primo vicepresidente della Commissione europea Frans Timmermans ha sottolineato che le proposte della Commissione per la riforma dell'UE, inclusa l'opzione di "fare meno, ma in modo più efficiente", dovrebbero rafforzare il principio di sussidiarietà. Nel quadro del suo impegno volto a conseguire i risultati migliori, la Commissione ha istituito una task force al fine di trovare le giuste modalità per coinvolgere meglio gli enti regionali e locali nel processo decisionale dell'UE. Tre dei sei rappresentanti politici in seno alla task force sono membri del CdR.
La Commissione europea viola il principio di sussidiarietà: in una risoluzione adottata con il sostegno di tutti i gruppi politici, il CdR ha manifestato l'intenzione di adire la Corte di giustizia dell'Unione europea se saranno approvate le proposte della Commissione di offrire agli Stati membri la possibilità di utilizzare i fondi di coesione dell'UE a sostegno delle riforme strutturali. Il CdR ritiene che l'intenzione della Commissione sia in contrasto con i principi di sussidiarietà, governance multilivello, cofinanziamento e gestione concorrente.
Sostegno all'azione contro la Polonia : in una risoluzione che appoggia la decisione della Commissione europea di ricorrere all'articolo 7 del Trattato UE, il CdR afferma che le modifiche introdotte nel sistema giudiziario polacco rivestono "rilevanza diretta e immediata" per gli enti locali e regionali. Il Comitato, tuttavia, esorta l'UE a non sospendere i finanziamenti agli enti regionali e locali polacchi, i quali non devono "essere tenuti in ostaggio di politiche perseguite dai governi nazionali".
Politica di coesione: dopo aver adottato, nel maggio scorso, la sua posizione sul futuro della politica di coesione, il CdR ha messo a punto la sua posizione in merito a quattro questioni relative alla politica di coesione, compreso il futuro delle finanze dell'UE. Nelle raccomandazioni elaborate da Marek Woźniak (PL/PPE), presidente della regione Wielkopolska, il CdR sostiene che, in seguito alla Brexit, gli Stati membri dovrebbero aumentare i loro contributi al bilancio dell'UE, e che la politica agricola e la politica di coesione devono rimanere le principali voci di spesa dell'Unione.
Il CdR, inoltre, mette in guardia contro la marginalizzazione degli enti locali e regionali. In un parere elaborato da Oldřich Vlasák (CZ/ECR), consigliere comunale di Hradec Králové ed ex vicepresidente del Parlamento europeo, il Comitato individua una serie di lacune nelle proposte del gruppo ad alto livello sulla semplificazione per i beneficiari dei Fondi strutturali dell'UE, sostenendo nel contempo la richiesta del gruppo di una maggiore partecipazione del livello locale e regionale. In un parere predisposto da Petr Osvald (CZ/PSE), consigliere comunale di Plzeň e presidente della commissione Politica di coesione territoriale e bilancio dell'UE, il CdR ha esaminato le possibilità di aumentare l'impatto dei finanziamenti per la coesione attraverso gli investimenti territoriali integrati.
Analisi annuale della crescita 2018 : nella sua risoluzione in merito a tale documento, il CdR conclude che la ripresa economica dell'UE è ostacolata dal mancato riconoscimento del potenziale delle regioni e dalla scarsa considerazione per le differenze regionali nelle sue riforme economiche. Il Comitato segnala inoltre che un piano d'investimenti creato in risposta alla crisi, il Fondo europeo per gli investimenti strategici (FEIS), si sta rivelando inaccessibile a molte regioni dell'UE.
Ottimizzazione del potenziale delle regioni ultraperiferiche : in un parere elaborato da Fernando Clavijo (ES/ALDE), presidente della regione Canarie, il CdR chiede una strategia riveduta per promuovere l'occupazione, lo sviluppo economico, la coesione sociale e le pari opportunità nelle regioni ultraperiferiche. Alla presenza dell'eurodeputato Younous Omarjee (FR/GUE-NGL), il CdR ha espresso il suo sostegno agli investimenti in settori quali le energie rinnovabili e l'economia blu, suggerendo che le regioni ultraperiferiche dell'UE potrebbero costituire i banchi di prova dell'innovazione.
L'Europa in movimento : i membri del CdR hanno discusso delle implicazioni locali e regionali delle due proposte legislative della Commissione europea inserite nel pacchetto "L'Europa in movimento". In un parere elaborato da Spyros Spyridon (EL/PPE), consigliere comunale di Poros, il CdR esprime preoccupazione riguardo alla concorrenza nel settore dei trasporti e al trattamento dei conducenti in relazione alla direttiva sul distacco dei lavoratori, che stabilisce le condizioni in base alle quali le imprese e i loro lavoratori possono operare al di fuori del loro paese di origine. Alla presenza dell'eurodeputato Wim van de Camp (NL/PPE), i membri hanno esposto alcune idee per migliorare la conformità con la legislazione dell'UE volta a migliorare le condizioni di lavoro dei conducenti, la sicurezza stradale e la concorrenza.
In un parere elaborato da Ivan Žagar (SI/PPE), sindaco di Slovenska Bistrica, il CdR sostiene inoltre le proposte della Commissione volte a ridurre le formalità connesse con i sistemi di pedaggio sulle strade europee e ad armonizzare le informazioni fornite dai trasporti pubblici.
Mercato unico digitale : nel suo parere sulla revisione intermedia del mercato unico digitale, il CdR ha sottolineato che le città e le regioni sono in una posizione chiave per sfruttare il potenziale di crescita dell'economia digitale. Il parere, elaborato da Alin Nica (RO/PPE), sindaco di Dudeștii Noi, sottolinea che l'UE deve prestare maggiore attenzione alla sicurezza informatica e alla riservatezza dei dati e adoperarsi per ridurre il divario digitale.
Economia blu : in un parere sullo sviluppo sostenibile dell'economia blu del Mediterraneo occidentale, Samuel Azzopardi (MT/PPE), consigliere comunale di Rabat, rileva che tale regione d'Europa è "altamente" vulnerabile al cambiamento climatico e alle sfide demografiche e umanitarie. Nel parere, il CdR formula raccomandazioni per rendere più sicuro il Mediterraneo occidentale, sviluppare un'economia marittima "intelligente e resiliente" e migliorare la governance del mare.
Piccole imprese: il CdR ha adottato le proposte elaborate da Robert Negoiţă (RO/PSE), presidente della circoscrizione 3 di Bucarest, volte a favorire lo sviluppo a lungo termine del programma COSME, che sostiene i maggiori creatori di posti di lavoro nelle economie locali e regionali, ossia le microimprese e le piccole e medie imprese (PMI). Introdotto con lo Small Business Act (SBA) del 2008, COSME agevola l'accesso delle PMI ai finanziamenti e ai mercati esteri.
Erasmus per i rappresentanti eletti a livello locale e regionale : il CdR ha invitato la Commissione europea a esaminare la possibilità di creare, per il periodo 2018-2020, un programma di scambi che offra agli esponenti politici locali e regionali attività di formazione sulle politiche dell'UE. Il parere è stato elaborato da François Decoster (FR/ALDE), vicepresidente del consiglio regionale dell'Alta Francia e sindaco di Saint-Omer, che è stato uno dei 100 partecipanti a un progetto pilota realizzato nel 2012-2013. L'eurodeputata Mercedes Bresso (IT/S&D) ha espresso il suo sostegno all'iniziativa.
Migliorare l'equilibrio tra le specie conflittuali e le attività umane: il CdR ha adottato le proposte del relatore Csaba Borboly (RO/PPE) - rappresentante di una comunità, quella di Harghita, che ospita una delle più grandi popolazioni di orsi in Europa - per ridurre il numero di incontri pericolosi con i grandi predatori. Nell'UE vivono cinque specie di grandi carnivori, almeno una delle quali è attualmente presente in 21 paesi.
Altro materiale:
• Visionate la sintesi video dell'evento, i contributi individuali o le sessioni integrali del 31 gennaio e del 1º febbraio.
• Le immagini della sessione sono inoltre disponibili su Flickr
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