Le regioni, le città e i piccoli centri chiedono inoltre un ruolo forte nella gestione degli investimenti dell'UE per la ripresa, al fine di garantire che raggiungano le persone più colpite dalla pandemia
La crisi della COVID mette in luce la necessità di collegare l'elaborazione delle politiche dell'UE alle esigenze delle comunità locali attraverso il ruolo cruciale dei rappresentanti politici eletti a livello territoriale: questo è il messaggio trasmesso dai membri del Comitato europeo delle regioni al vicepresidente della Commissione europea Maroš Šefčovič. Il 30 giugno, nel corso di un dibattito in plenaria, i leader locali e regionali hanno rinnovato il loro impegno a migliorare la legislazione dell'UE contribuendo alla piattaforma Fit for Future (F4F) . In una risoluzione contenente le proposte per il programma di lavoro della Commissione europea per il 2022 , i membri del CdR chiedono alla Commissione europea di garantire che gli enti locali e regionali siano coinvolti nell'attuazione dei piani nazionali per la ripresa e la resilienza (PNRR), in modo da poter affrontare efficacemente le conseguenze della pandemia sul campo. Chiedono inoltre di prorogare le misure fondamentali di flessibilità introdotte per mobilitare i fondi strutturali e di investimento europei durante la crisi della COVID.
Il miglioramento delle normative dell'UE è una priorità assoluta per gli enti locali e regionali, che sono responsabili dell'attuazione del 70% della legislazione europea. I leader regionali e locali hanno ribadito che la legislazione dell'UE deve apportare il massimo valore aggiunto alle comunità locali e rispettare i principi fondamentali di sussidiarietà e proporzionalità. Questo obiettivo può essere raggiunto solo se i politici eletti a livello locale sono pienamente coinvolti nel processo legislativo dell'UE e se il loro contributo è riconosciuto e rispettato nel quadro del programma "Legiferare meglio", in ogni fase dell'iter di elaborazione delle politiche.
Il Presidente del Comitato europeo delle regioni Apostolos Tzitzikostas ha dichiarato: " La qualità della legislazione dell'UE migliora quando gli enti locali e regionali condividono con la Commissione le loro esperienze e le loro conoscenze sul campo. Il loro coinvolgimento rende il lavoro della Commissione più trasparente ed efficiente. Un'attiva cooperazione con i rappresentanti politici locali permette di migliorare l'intero ciclo programmatico: progettazione e preparazione, adozione, attuazione, valutazione e revisione delle politiche. L'esperienza acquisita dai leader locali nell'affrontare le conseguenze sanitarie ed economiche della pandemia è un esempio concreto del valore aggiunto che essi possono apportare al processo decisionale dell'UE, al fine di rispondere meglio alle reali esigenze delle nostre comunità locali ".
Nel suo intervento in plenaria, il vicepresidente per il portafoglio Relazioni interistituzionali e prospettive strategiche Maroš Šefčovič ha affermato: " Ciò di cui abbiamo bisogno è una legislazione europea che sia facile da rispettare, efficiente e adatta al futuro. Il lavoro del Comitato delle regioni è particolarmente importante in questo contesto, dal momento che la piattaforma Fit for Future detiene un forte mandato per temi di particolare rilevanza per gli enti locali e regionali. Per esempio, il suo programma di lavoro annuale per il 2021 comprende l'assistenza sanitaria transfrontaliera, gli appalti pubblici e la qualità dell'aria: tutti temi proposti dai rappresentanti del Comitato. Inoltre, sono lieto che il Comitato delle regioni sviluppi le sue capacità di previsione. L'Europa ha bisogno di una società resiliente e, quindi, per conferire una prospettiva lungimirante alla definizione delle politiche dell'UE è necessaria una cooperazione tra tutte le istituzioni e gli organi dell'Unione. Dando seguito al contributo diretto di questo Comitato, nei nostri quadri operativi della resilienza – un nuovo strumento per valutare la resilienza in modo globale – intendiamo includere anche degli indicatori sulle disparità regionali ".
Contesto
La Commissione europea riconosce il contributo del CdR all'agenda dell'UE "Legiferare meglio": viene fatta una chiara distinzione tra i contributi dei diversi livelli di governo e si tiene conto del ruolo degli enti locali e regionali nella definizione di politiche basate su dati concreti. Inoltre, la Commissione europea si è impegnata ad attuare la "sussidiarietà attiva" e invita a fare un uso sistematico della griglia di valutazione della sussidiarietà messa a punto dal CdR. Tuttavia, il coinvolgimento degli enti locali e regionali nel processo decisionale dell'UE potrebbe essere ulteriormente rafforzato e diventare un esercizio strutturato e interattivo, per esempio mediante valutazioni d'impatto territoriale e consultazioni sistematiche che siano meglio modulate sulle esigenze degli enti locali e regionali.
La piattaforma F4F, in quanto principale strumento del programma "Legiferare meglio" della Commissione, è intesa a semplificare e modernizzare la legislazione dell'UE per affrontare meglio le sfide future, riducendo nel contempo gli oneri burocratici. Con tre presidenti di commissione in seno all'organo di governo della piattaforma e della rete di hub regionali (RegHub) , in quanto sottogruppo della piattaforma stessa, il CdR partecipa a entrambi i livelli di revisione e valutazione della legislazione dell'UE in vigore. Esso rappresenta quindi non solo gli enti locali e regionali, ma anche i cittadini e le imprese che applicano quotidianamente le normative dell'UE.
Tre presidenti di commissione del CdR sono stati nominati relatori durante l'ultima plenaria della piattaforma F4F svoltasi in marzo:
- Mark Speich (DE/PPE) , sottosegretario di Stato agli Affari federali, europei e internazionali del Land Renania settentrionale-Vestfalia e presidente della commissione Cittadinanza, governance, affari istituzionali ed esterni ( CIVEX ) del CdR, è relatore per la legislazione sugli appalti pubblici con particolare attenzione agli appalti elettronici;
- Anne Karjalainen (FI/PSE) , consigliera comunale di Kerava e presidente della commissione Politica sociale, istruzione, occupazione, ricerca e cultura (SEDEC) del CdR, è relatrice in merito alla direttiva Inspire, relativa a un'infrastruttura per l'informazione territoriale in Europa, che stabilisce norme comuni per descrivere e condividere dati territoriali quali le zone a rischio naturale, le reti di trasporto o la distribuzione demografica;
- Ulrika Landergren (SE/RE) , consigliera comunale di Kungsbacka e presidente della commissione Risorse naturali (NAT) del CdR, è relatrice in materia di assistenza sanitaria transfrontaliera.
Non da ultimo, il CdR contribuisce alla seconda relazione di prospettiva della Commissione europea con informazioni raccolte dalle sue reti e dal suo Barometro regionale e locale annuale, al fine di garantire che nelle prospettive globali delle previsioni dell'UE si tenga conto delle realtà sul campo e della prospettiva subnazionale.
La sussidiarietà garantisce che l'UE possa intervenire solo se la sua azione è più efficace di quella nazionale, regionale o locale per affrontare determinate questioni. Si tratta di assicurare che vi sia un sufficiente valore aggiunto in tutte le azioni dell'UE. Il concetto di sussidiarietà attiva è un nuovo metodo di lavoro che aggiunge una nuova dimensione all'approccio tradizionale in materia di sussidiarietà, incoraggiando tutti gli attori istituzionali, nazionali e subnazionali a contribuire in modo costruttivo per migliorare il valore aggiunto della legislazione dell'UE in tutto il ciclo di definizione delle politiche. L'approccio di sussidiarietà attiva è stato proposto dal CdR durante la task force per la sussidiarietà e la proporzionalità e per "Fare meno in modo più efficiente" ed è stato integrato nella comunicazione della Commissione europea sui principi di sussidiarietà e di proporzionalità dell'ottobre 2018 .
Contributo del CdR alla Conferenza sul futuro dell'Europa
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