Nella plenaria del 30 giugno il Comitato europeo delle regioni ha dichiarato che l'Unione europea deve creare una "nuova infrastruttura democratica" al fine di garantire elezioni libere ed eque, migliorare il pluralismo dei media e rafforzare l'impegno dei cittadini. Nelle raccomandazioni volte a rafforzare la democrazia, l'uguaglianza e il rispetto dei diritti umani, i leader comunali e regionali hanno messo in rilievo che i governi subnazionali possono svolgere un ruolo importante nel promuovere l'alfabetizzazione mediatica, il pensiero critico e la trasparenza nelle campagne politiche, nonché nel favorire la partecipazione dei cittadini alla vita politica.
Con le raccomandazioni del 30 giugno, il CdR riafferma la sua adesione al piano d'azione per la democrazia europea , presentato nel dicembre scorso dalla Commissione europea , che definisce una serie di iniziative – in molti casi non legislative – volte a proteggere e sviluppare la democrazia europea in un'era digitale. Il CdR, tuttavia, deplora il fatto che il piano non insista abbastanza sul contributo che gli enti locali e regionali possono dare al miglioramento della salute della democrazia europea.
Nel suo intervento alla sessione plenaria del CdR del 30 giugno, Věra Jourová , vicepresidente della Commissione europea responsabile per i Valori e la trasparenza, ha accolto con favore il parere del CdR sul piano d'azione, affermando che " la democrazia non può essere data per scontata. L'era digitale ci impone di rivedere il modo in cui promuoviamo e proteggiamo la democrazia. Esige un approccio che coinvolga tutta la società e una cooperazione internazionale: uno sforzo coordinato dei governi, ma che coinvolga anche gli enti locali e regionali, la società civile, i ricercatori e i ' fact-checkers' , il settore privato, i media e gli stessi singoli cittadini. Plaudo al contributo del CdR al piano d'azione per la democrazia europea, e sono lieta di accogliere le idee dei suoi membri sui modi in cui gli enti locali e regionali possono coinvolgere i loro cittadini, garantire elezioni libere ed eque, rafforzare i media e contrastare la disinformazione. Noi offriamo anche opportunità di finanziamento a sostegno della traduzione delle politiche in azioni a livello locale e regionale: penso ad esempio ai bandi già aperti per la presentazione di proposte di gemellaggi tra città o di creazione di reti di città, nell'ambito del programma Cittadini, uguaglianza, diritti e valori ".
Vasco Cordeiro (PT/PSE), primo vicepresidente del Comitato europeo delle regioni e consigliere regionale delle Azzorre, ha dichiarato: " la nostra Unione può essere solo un'Unione di valori condivisi e rispettati. Gli enti locali e regionali, così come i loro leader eletti, hanno un ruolo importante da svolgere non solo ai fini della salvaguardia e del rispetto della democrazia, ma anche nella sua promozione. Dignità umana, libertà, democrazia, uguaglianza, Stato di diritto e diritti umani: questi non sono soltanto i valori sui quali la nostra Unione si fonda, ma anche il parametro per valutare se, in ogni singola comunità e in ogni singolo paese d'Europa, i fatti fanno davvero seguito alle parole ".
Aleksandra Dulkiewicz (PL/PPE), sindaca di Danzica e relatrice del CdR sul piano d'azione per la democrazia europea , ha dichiarato che " l'educazione civica alla democrazia è il vaccino per la sopravvivenza della nostra comunità europea di valori. Non dobbiamo permettere che, negli Stati membri dell'UE, siano messi a repentaglio i diritti e le libertà civili. Il deterioramento dei diritti e delle libertà civili anche in un solo Stato membro ha un impatto concreto e negativo sulla condizione della democrazia in tutta la famiglia europea e rappresenta una minaccia per i nostri valori europei. In quanto livelli di governo più vicini ai cittadini, gli enti locali e regionali dovrebbero svolgere un ruolo specifico nel processo di sostegno alla democrazia, alla libertà e alla partecipazione civica. A Danzica, una città di libertà e solidarietà, stiamo elaborando il 'modello di educazione civica di Danzica' per l'insegnamento del pensiero critico e della responsabilità civica ".
Nelle sue proposte il CdR, che considera il piano d'azione per la democrazia europea come parte di un "processo di creazione di una nuova infrastruttura democratica", sottolinea l'importanza di coltivare costantemente un dibattito sulla libertà di espressione su Internet e di adottare misure preventive per contrastare la disinformazione, l'incitamento all'odio e le teorie complottiste. Il CdR è il promotore di un premio intitolato al predecessore di Aleksandra Dulkiewicz alla carica di sindaco di Danzica: Paweł Adamowicz, assassinato nel 2019. Il premio Paweł Adamowicz promuove l'inclusione sociale, le pari opportunità e il rispetto dei diritti umani e delle libertà civili.
Tra le altre proposte del CdR figura l'invito, rivolto alle istituzioni dell'UE, a contribuire allo sviluppo delle capacità e delle strutture istituzionali e amministrative necessarie per promuovere la partecipazione dei cittadini alla vita politica, rendendo l'accesso ai fondi quanto più semplice possibile e facendo sì che i fondi stessi siano gestiti per quanto possibile dagli enti locali e regionali.
I membri del CdR hanno inoltre adottato un parere su un'altra iniziativa, collegata al piano d'azione per la democrazia europea, lanciata dalla Commissione europea: la strategia per rafforzare l'applicazione della Carta dei diritti fondamentali dell'UE . Nel parere, elaborato da Jean-Luc Vanraes (BE/RE), consigliere comunale di Uccle, il CdR approva la strategia della Commissione europea ed esorta quest'ultima a "effettuare sistematicamente un controllo incrociato riguardante l'applicazione della Carta prima di concedere fondi dell'UE", sostenendo che la conformità ai valori dell'Unione "dovrebbe costituire una condizionalità per l'ammissibilità ai fondi dell'UE".
Il relatore Vanraes ha dichiarato che "il 18 settembre 2020, gli Stati membri dell'UE hanno sottoscritto con entusiasmo la Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea. La promozione e la salvaguardia di tali diritti è un compito essenziale della Commissione europea. Chiedo pertanto alla Commissione di utilizzare tutti i mezzi giuridici e finanziari a sua disposizione per adempiere questo compito".
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