Con un parere firmato dal sindaco di Cuneo Federico
Borgna, i leader locali e regionali chiedono una
tassazione più giusta delle multinazionali nell'Unione
europea per garantire una ripresa economica
sostenibile.
Il Comitato europeo delle regioni (CdR) ha
sottolineato le principali carenze dell'attuale
governance economica europea e ha affermato che è
indispensabile evitare nuove politiche in risposta
alla crisi causata dalla pandemia di COVID-19 e
alla guerra in Ucraina. Nelle raccomandazioni
adottate in sessione plenaria, i leader locali e
regionali hanno chiesto l'istituzione di una
"regola d'oro" (golden rule) del cofinanziamento
per i fondi strutturali e hanno accolto con favore
i passi compiuti finora verso un sistema fiscale
più equo, compresa la proposta di un livello minimo
globale di tassazione per i gruppi multinazionali.
Attraverso il parere redatto dal sindaco e
presidente della Provincia di Cuneo, Federico
Borgna, il CdR ha tuttavia espresso preoccupazione
per il fatto che le nuove norme potrebbero
aumentare la burocrazia per le imprese.
La necessità di una tassazione equa in Europa e della
lotta contro la frode fiscale sono stati al centro del
parere
adottato dal CdR nella sessione plenaria del 27 e 28
aprile. Il testo, elaborato da
Federico Borgna
(IT/PSE), sindaco e presidente della provincia di
Cuneo, si concentra sulla
proposta di direttiva del Consiglio UE
volta a garantire un livello minimo globale di
tassazione per i gruppi multinazionali, che mira ad
attuare nel quadro giuridico dell'UE
l'accordo globale raggiunto dall'OCSE
nell'ottobre 2021.
"
Introdurre un livello minimo di tassazione per le
multinazionali nell’ambito dell’Unione Europea è un
passo fondamentale nel percorso dell’unificazione
anche fiscale dell’Europa. È essenziale, nella
costruzione di tale percorso, garantire lo sviluppo
sostenibile con la massima attenzione agli
incentivi e agli investimenti per la transizione
ecologica, la ricerca e l’innovazione. Solo così si
potrà incidere positivamente sull’economia reale,
creando posti di lavoro attraverso la costruzione
di un sistema normativo e fiscale capace di mettere
le imprese nelle migliori condizioni per competere
sul mercato globale
", ha dichiarato Borgna.
La richiesta di una fiscalità europea più equa è
contenuta anche in un secondo parere sul
riesame della governance economica europea
adottato nella sessione plenaria, elaborato da
Elio Di Rupo
(BE/PSE), Presidente della Regione Vallonia ed ex primo
ministro belga. Il testo evidenzia gli effetti che la
governance economica ha sugli enti locali e regionali,
che sono responsabili di quasi un terzo della spesa
pubblica e di oltre la metà degli investimenti pubblici
nell'UE nel suo complesso, ed afferma che l'UE sia
ormai arrivata a un momento critico in cui deve trovare
modi e mezzi per garantire la coesione e la prosperità
dei cittadini europei.
"
La governance economica europea deve essere
profondamente rivista e adattata alle nuove realtà
dei nostri territori e delle nostre regioni. La
guerra in Ucraina, la crisi del COVID-19 e le
transizioni digitale e climatica richiedono tutti
investimenti pubblici. Per questo motivo chiediamo
un'estensione della clausola di salvaguardia
generale del Patto di stabilità e crescita,
escludendo gli investimenti chiave dalla regola del
cofinanziamento e coinvolgendo le città e le
regioni nel Semestre europeo. Abbiamo bisogno di un
nuovo meccanismo per rendere sostenibile il debito
pubblico ed evitare il ritorno all'austerità
", ha dichiarato Di Rupo.
Il CdR ribadisce che il
Patto di stabilità e crescita
(PSC) e altri aspetti dell'attuale quadro di governance
economica dell'UE presentano diverse carenze di
rilievo, tra cui la mancanza di trasparenza e di
legittimità democratica, e che tali carenze dovrebbero
essere affrontate nella
riforma prevista dalla Commissione europea
.
I leader locali hanno ribadito la richiesta di una
"regola d'oro" (golden rule) che escluda il
cofinanziamento dei
fondi strutturali e d'investimento
da parte degli Stati membri e delle regioni dalle norme
sul debito e sul disavanzo del PSC. Hanno inoltre
chiesto l'istituzione di un regime europeo permanente
di assicurazione contro la disoccupazione, traendo
ispirazione dal successo dello
strumento SURE, che ha contribuito a salvare posti di lavoro durante
la pandemia di COVID-19.
Inoltre, il CdR ha sottolineato l'importanza di
applicare il principio del "non nuocere alla coesione",
contenuto nella comunicazione della Commissione sulla
ottava relazione sulla coesione, al fine di garantire complementarità e sinergie tra
la politica di coesione e le altre politiche dell'UE,
evitando così di ostacolare il processo di convergenza
e l'aumento delle disparità regionali.
Contesto
:
Nel dicembre 2021 la Commissione europea
ha proposto una direttiva
per garantire un'aliquota d'imposta effettiva minima
globale del 15% per i grandi gruppi che operano
nell'UE. La proposta tiene fede all'impegno dell'UE di
essere tra i primi ad attuare il storico accordo
globale di riforma fiscale raggiunto due mesi prima da
137 paesi e giurisdizioni. Tuttavia, finora
i ministri delle finanze dell'Unione non hanno
raggiunto un accordo unanime sulla direttiva UE
.
Nell'ottobre 2020 il CdR ha adottato
un primo parere
sul riesame della governance economica, elaborato da
Elio di Rupo, che invitava già a non porre fine
all'applicazione della clausola di salvaguardia
generale del Patto di stabilità e crescita - attivata
nel marzo 2020 per la prima volta nella storia
dell'eurozona - e al quadro temporaneo per gli aiuti di
Stato nell'UE fino a quando la situazione economica in
Europa non si sarà stabilizzata.
La Commissione europea ha rilanciato il dibattito
pubblico sulla revisione del quadro di governance
economica dell'UE con
una comunicazione pubblicata il 19 ottobre 2021. Il dibattito è stato avviato per la prima volta nel
febbraio 2020, ma successivamente sospeso a causa della
pandemia di COVID-19. Il 28 marzo 2022 la Commissione
europea ha pubblicato
una relazione
che sintetizza i risultati dell'indagine pubblica
online sul futuro del quadro di governance economica
dell'UE. La maggior parte dei partecipanti all'indagine
sono del parere che la politica di bilancio debba
diventare più favorevole alla crescita, attenta alle
questioni sociali e sostenere le priorità politiche per
la duplice transizione verde e digitale.
Maggiori informazioni sui lavori del CdR in materia di
politica di coesione e ripresa economica sono
disponibili sulla
pagina web della commissione COTER
e sulla
pagina web del CdR "La coesione, il nostro
valore fondamentale".
Contatto per la stampa:
Matteo Miglietta
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