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I leader locali e regionali rivendicano un ruolo più incisivo e una maggiore coerenza nelle politiche dell'UE a sostegno di sistemi alimentari sostenibili  

Un uso strategico degli appalti pubblici e criteri ambientali e sociali più chiari saranno fondamentali per favorire la transizione

I leader locali e regionali invitano la Commissione europea a pubblicare il quadro legislativo in materia di sistemi alimentari sostenibili entro la fine dell'anno, secondo il calendario previsto, e ad assicurare la coerenza tra le varie politiche in campo alimentare, con un approccio armonizzato basato sulla sostenibilità ambientale, sociale ed economica. Gli enti locali e regionali chiedono anche di essere pienamente coinvolti nel modello di governance che la Commissione dovrebbe adottare. Sono queste le principali richieste formulate nel parere sul tema Quadro legislativo in materia di sistemi alimentari sostenibili, elaborato da Joke Schauvliege (BE/PPE) e adottato nella sessione plenaria del Comitato europeo delle regioni (CdR) del 26 maggio.

Il programma di lavoro della Commissione europea prevede che entro la fine del 2023 sia adottato un nuovo quadro legislativo in materia di sistemi alimentari sostenibili, un'iniziativa che è parte integrante della strategia "Dal produttore al consumatore" e che mira a promuovere la coerenza e l'armonizzazione delle politiche alimentari a livello sia dell'UE che nazionale, integrando il principio di sostenibilità.

Il Comitato europeo delle regioni appoggia la volontà della Commissione di proporre un quadro legislativo in materia di sistemi alimentari sostenibili e ha adottato una serie di raccomandazioni per fare in modo che le politiche orizzontali e settoriali in materia di sistemi alimentari siano allineate con gli obiettivi e i traguardi stabiliti dal futuro quadro legislativo per sistemi alimentari sostenibili e dalla strategia "Dal produttore al consumatore", nonché con gli obiettivi di inquinamento zero.

La proposta dei leader locali e regionali si concentra sull'importanza di un approccio armonizzato alle politiche alimentari nell'UE, che tenga conto di tutti gli elementi e le attività, dalla produzione fino al consumo, e che sia fondato su definizioni chiare e scientifiche di principi e obiettivi di sostenibilità ambientale, sociale ed economica. Mira inoltre a instaurare la cooperazione e il coinvolgimento dei vari livelli di governance dell'UE, con una definizione ben precisa delle responsabilità di tutte le parti interessate del sistema alimentare, compreso il ruolo che spetta agli enti locali nella transizione del settore.

La relatrice Joke Schauvliege (BE/PPE), vicepresidente del Parlamento fiammingo, ha dichiarato "...".

I membri del CdR sostengono con forza che le città e le regioni sono attori chiave nell'affrontare le sfide poste dai sistemi alimentari, dal momento che quello dell'alimentazione è un comparto di settori che sono spesso di competenza degli enti locali e regionali, quali la promozione della salute, la scuola, lo sviluppo regionale e la pianificazione territoriale. Le città e le regioni hanno quindi un ruolo essenziale da svolgere nel plasmare "ambienti alimentari" sani, facendo sì che un'alimentazione sana e sostenibile sia l'opzione più semplice e più accessibile grazie a una pianificazione urbana adeguata, che consenta di evitare, ad esempio, la presenza di fast food nei pressi delle scuole e favorisca l'accesso a scelte alimentari sane, come i mercati di prodotti alimentari stagionali, sostenendo così anche i produttori sostenibili.

I rappresentanti locali e regionali chiedono pertanto alla Commissione europea di istituire una piattaforma multilaterale sui sistemi alimentari sostenibili, che preveda il coinvolgimento del Comitato europeo delle regioni e di altre parti interessate, al fine di creare una rete di sostegno per uno scambio di esperienze che agevoli la transizione verso sistemi alimentari più sostenibili nelle regioni e nelle città europee, tenendo conto anche delle disparità regionali.

Gli appalti pubblici nel settore alimentare sono uno strumento importante e potente per aiutare gli enti locali e regionali a promuovere la transizione verso sistemi alimentari più sostenibili. Appalti pubblici in scuole, ospedali, mense e strutture residenziali per anziani che promuovano alimenti sani, stagionali e locali e le filiere corte contribuiscono a realizzare gli obiettivi in materia di sistemi alimentari sani e gli obiettivi di sviluppo sostenibile. Il CdR esorta la Commissione a stabilire norme minime per il settore della ristorazione pubblica nell'UE, a chiarire i vincoli esistenti nell'ambito delle norme dell'Unione, a dare ampia diffusione agli orientamenti su come utilizzare gli appalti pubblici nel settore alimentare e ad aiutare gli enti locali e regionali a farne un uso efficiente, tenendo conto dei criteri di sostenibilità e dei diversi contesti locali e regionali.

La proposta della Commissione includerà una revisione del quadro per l'etichettatura sulla sostenibilità nell'ambito del quadro legislativo in materia di sistemi alimentari sostenibili, e i leader locali e regionali dell'UE raccomandano l'adozione di sistemi europei di etichettatura che siano armonizzati, proporzionati e sviluppati sulla base di dati scientifici solidi e indipendenti, per aiutare i consumatori a prendere decisioni informate, sane e sostenibili per quanto riguarda i prodotti alimentari.

Le città e le regioni sottolineano che un sistema alimentare sostenibile deve garantire una produzione alimentare responsabile sotto il profilo climatico nonché sicurezza alimentare e nutrizione per tutti, sia oggi che per il futuro.

Contesto:

Il Comitato europeo delle regioni ha adottato un parere sul tema Proteggere la sicurezza alimentare e rafforzare la resilienza dei sistemi alimentari.

Studio del CdR dal titolo Repercussions of the agri-food crisis at local and regional level in the EU [Ripercussioni della crisi agroalimentare a livello locale e regionale nell'UE].

Contatti stampa:

Ângela Machado

Tel. +32 475 41 31 58

Angela.Machado@cor.europa.eu

Alejandro Maya Toro

Tel. +32 2 282 2131

Alejandro.MayaToro@cor.europa.eu

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