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Le città e le regioni temono una crisi sociale di massa e chiedono misure per finanziare il piano REPowerEU, visto che la Russia continua a tagliare le forniture di gas  

Nella sua riunione del 15 luglio la commissione Ambiente, cambiamenti climatici ed energia (ENVE) del Comitato europeo delle regioni (CdR) ha rilevato che la prospettiva di una crisi energetica si fa sempre più concreta in vista dell'inverno, che è fonte di serie preoccupazioni per gli enti locali e regionali dell'UE. La grave siccità che colpisce tutta l'UE e il tragico distacco di parte del ghiacciaio della Marmolada confermano l'impellente necessità di adattarsi al riscaldamento del pianeta. La commissione ENVE ha inoltre adottato due progetti di parere: il primo sul pacchetto energia per le emissioni di gas, idrogeno e metano, e il secondo – elaborato in vista del vertice delle Nazioni Unite sul clima, in programma per il prossimo novembre in Egitto – sul ruolo delle città e delle regioni nella governance climatica a livello mondiale. All'ordine del giorno della riunione figuravano anche le priorità della presidenza ceca dell'UE.

Nella sessione plenaria dello scorso giugno il CdR si era espresso su una serie di misure economiche, fiscali e sociali volte ad accelerare l'accesso ai fondi "verdi", a migliorare la prestazione energetica degli edifici e ad assicurare un sostegno ulteriore alle persone e alle imprese vulnerabili affinché riescano ad affrontare la precarietà energetica e la povertà in termini di mobilità. Per dare maggiore risalto all'importanza del piano per una ripresa "verde", i membri della commissione ENVE hanno sottolineato che la ripresa economica dalla pandemia e dalla guerra in Ucraina non dovrebbe andare a scapito del raggiungimento degli obiettivi ambientali e climatici fissati per il lungo termine. Gli obiettivi più ambiziosi in tema di efficienza energetica ed energie rinnovabili proposti nel piano REPowerEU sono fondamentali per superare le sfide nel settore dell'energia e il conseguente impatto sulle persone e le imprese.

In apertura della riunione, Kata Tüttő, vicesindaca di Budapest e presidente della commissione ENVE e del gruppo di lavoro Green Deal a livello locale, ha affermato che "la Russia continua a tagliare le forniture di gas destinate a certi Stati membri. Alcune famiglie e imprese delle nostre città e regioni sono costrette a consumare meno gas o a farne a meno. L'aumento dei prezzi dell'energia e le interruzioni dell'approvvigionamento stanno già causando ripercussioni sulle nostre economie, con il rischio di una crisi sociale. Dobbiamo assicurarci che, in caso di interruzione totale prima del prossimo inverno, l'UE sia in grado di mostrare la propria solidarietà sul piano energetico laddove ciò sia più necessario in tutto il territorio dell'Unione. È della massima importanza ridurre la domanda e promuovere il risparmio di energia, perciò raccomandiamo l'adozione di misure volte a finanziare REPowerEU, il piano per accelerare la transizione verso le energie pulite".

Nel corso della riunione, la commissione ENVE ha adottato due progetti di parere.

Il primo, sul tema Pacchetto energia per le emissioni di gas, idrogeno e metano, è stato elaborato dal presidente della regione Slesia Jakub Piotr Chełstowski (PL/ECR), secondo cui "il quadro normativo a cui il parere fa riferimento sarà fondamentale per il conseguimento degli obiettivi che l'Unione europea si è data per ridurre le emissioni di gas a effetto serra, come stabilito nel pacchetto Pronti per il 55 %, e rappresenta anche un contributo diretto ai piani strategici dell'UE per il disaccoppiamento dai combustibili fossili, conformemente al piano REPowerEU. La situazione geopolitica attuale non deve ripercuotersi sui prezzi dell'energia applicati ai consumatori. Il nostro obiettivo principale dovrebbe consistere nel proteggere i consumatori dal rialzo dei prezzi e nel garantire la sicurezza degli approvvigionamenti di gas. Inoltre, è estremamente importante assicurare una transizione energetica prevedibile sul piano economico".

Il secondo parere della commissione ENVE, dal titolo Verso un'inclusione strutturale delle città e delle regioni nella COP 27 dell'UNFCCC, è stato elaborato dalla relatrice Alison Gilliland (IE/PSE) in vista del vertice delle Nazioni Unite sul clima che si terrà il prossimo novembre in Egitto. La consigliera comunale di Dublino, nonché membro della delegazione del CdR alla COP27, ha affermato che "la crisi energetica, aggravata dall'invasione armata dell'Ucraina da parte della Russia, ha messo ancor più in evidenza quanto sia urgente tenere fede ai nostri ambiziosi obiettivi in questo campo al fine di contrastare i cambiamenti climatici. Dobbiamo fornire una risposta urgente e su larga scala alla crisi climatica abbinando efficacemente misure di adattamento e di mitigazione attraverso un'azione multilivello. Il Comitato europeo delle regioni chiede un'inclusione strutturale delle città e delle regioni nella COP27 dell'UNFCCC".

L'adozione di questi due pareri è prevista nella sessione plenaria del CdR del prossimo ottobre.

La commissione ENVE ha inoltre dibattuto le priorità della presidenza ceca del Consiglio dell'UE. Uno degli obiettivi della presidenza ceca (che ha assunto la guida delle riunioni ministeriali a luglio) è la sicurezza energetica dell'UE, che è messa in pericolo dai tagli alle forniture di gas dalla Russia, tagli che rischiano di far aumentare il numero di persone e imprese esposte alla precarietà energetica e alla povertà in termini di mobilità. Il dibattito ha evidenziato che è essenziale raggiungere il giusto equilibrio tra – da un lato – le maggiori ambizioni climatiche indicate nel pacchetto Pronti per il 55 % e – dall'altro – la necessità sia di attenuare l'impatto negativo dell'attuale situazione geopolitica sui prezzi dell'energia sia di ridurre la dipendenza dell'Europa dalle importazioni di energia.

I membri si sono confrontati anche sulla strategia dell'UE per prodotti tessili sostenibili e circolari assieme al relatore del parere sull'argomento Luca Menesini (IT/PSE), presidente della provincia di Lucca.

Contesto di riferimento:

I documenti relativi alla riunione della commissione ENVE tenutasi il 15 luglio sono consultabili cliccando qui.

Il Green Deal a livello locale è un'iniziativa del CdR che mira a porre le regioni e le città al centro del processo di transizione dell'UE verso la neutralità climatica, allo scopo di dare ai leader locali e regionali gli strumenti per agire nella lotta contro i cambiamenti climatici e aumentare i progetti sostenibili finanziati dall'UE che sono realizzati nelle comunità locali di tutta l'Unione europea.

Contatti stampa:

David Crous // David.Crous@cor.europa.eu // +32 (0) 470 88 10 37

Theresa Sostmann // Theresa.Sostmann@cor.europa.eu // +32 (0) 475 99 94 15

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