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La transizione ecologica dell'UE deve fondarsi su una forte accettabilità sociale e non lasciare indietro nessun cittadino, territorio o impresa  

Su richiesta del Consiglio dell'Unione europea, l'Assemblea delle città e delle regioni dell'UE ha elaborato un parere sugli imperativi ambientali e l'accettabilità sociale della transizione ecologica. Il Comitato europeo delle regioni ha accolto i suggerimenti della relatrice Hanna Zdanowska (PL/PPE), sindaca di Łódź, che propone una serie di misure economiche e sociali volte a garantire che il Green Deal europeo — la strategia di crescita sostenibile dell'UE per raggiungere la neutralità climatica entro il 2050 — si fondi su una forte accettabilità sociale e non lasci indietro nessun cittadino, territorio o impresa.

Hanna Zdanowska ​(PL/PPE), sindaca di Łódź e ambasciatrice polacca del Patto dei sindaci, ha dichiarato che "il successo della trasformazione ecologica dipende dalla rapida creazione, a livello europeo e nazionale, delle giuste condizioni per l'attuazione delle azioni verdi da parte degli enti locali e regionali. Chiediamo all'UE di finanziare direttamente le città e le regioni per dare concreta attuazione al Green Deal a livello locale, compiere passi avanti nella diversificazione delle fonti energetiche e conseguire l'indipendenza dai combustibili fossili importati dalla Russia. In tale contesto, dobbiamo promuovere l'efficienza energetica nell'ambito dell'ondata di ristrutturazioni e accelerare la diffusione delle energie da fonti rinnovabili nelle nostre città e nelle nostre regioni. La trasformazione ecologica dell'UE deve fondarsi su una forte accettabilità sociale e non deve lasciare indietro nessun cittadino, territorio o impresa. Proponiamo pertanto di organizzare dialoghi locali permanenti e vertici locali sul clima per assicurare il successo della transizione ecologica".

Il Comitato denuncia l'eccessiva centralizzazione dei fondi dell'UE e chiede una revisione delle regole in materia di accesso alle risorse: i membri, infatti, sottolineano che i fondi in questione - compresi quelli della politica di coesione, del dispositivo per la ripresa e la resilienza, del Fondo per una transizione giusta e del Fondo per la modernizzazione, e persino i fondi direttamente destinati ai livelli locale e regionale, come LIFE e il meccanismo per collegare l'Europa - sono programmati a livello nazionale.

Per accelerare la transizione verde e l'ondata di ristrutturazioni, il CdR invita la Commissione europea a erogare dei finanziamenti direttamente agli enti locali e regionali per l'attuazione dei progetti del Green Deal. Chiede inoltre agli Stati membri di riorientare le risorse inutilizzate del dispositivo per la ripresa e la resilienza al fine di sostenere la pianificazione della sicurezza energetica a livello locale e gli investimenti nelle fonti di energia rinnovabili e nell'efficienza energetica. Il Comitato invita la Commissione a rivedere le norme per il finanziamento dei servizi comunali, a ridurre gli oneri finanziari delle misure in materia di efficienza energetica ed energie rinnovabili e a ridurre e semplificare gli ostacoli normativi alle nuove tecnologie e ai nuovi modelli imprenditoriali.

Per promuovere l'accettazione sociale, il Comitato propone diverse misure, tra cui un maggiore ricorso alla governance partecipativa — ad esempio attraverso bilanci partecipativi e dialoghi locali — e un sostegno finanziario a meccanismi di consultazione permanenti come i vertici locali sul clima. Il Comitato propone inoltre di intensificare le attività delle reti esistenti, come quelle degli ambasciatori del Patto dei sindacie del Patto per il clima, e invita la Commissione europea e gli Stati membri a finanziare campagne di sensibilizzazione dell'opinione pubblica per promuovere il risparmio energetico.

Il Comitato chiede che il Fondo sociale per il clima sia istituito nell'ambito di un sistema di gestione concorrente che rispetti i principi di partenariato e di governance multilivello. Per promuovere la replicazione dell'azione per il clima in tutta l'UE, è di cruciale importanza la cooperazione tra città. Il Comitato invita la Commissione a considerare la possibilità di creare dei "poli per il clima" quali punti di informazione e strumenti ad hoc per l'assistenza tecnica e lo scambio di informazioni a livello locale, comprese le visite di studio.

I leader locali e regionali invitano la Commissione europea e gli Stati membri a ridurre gli ostacoli alla creazione di comunità locali di energie rinnovabili, poiché si tratta di una misura fondamentale per affermare la sovranità energetica dell'UE e liberarsi dalla dipendenza dai combustibili fossili russi. Le città e le regioni chiedono inoltre nuove misure per sviluppare l'economia sociale, tra cui un regime fiscale adeguato e norme specifiche in materia di appalti pubblici e aiuti di Stato.

I leader locali chiedono che la produzione sostenibile sia stimolata attraverso un regime di responsabilità estesa del produttore per un numero sempre maggiore di prodotti, e sono favorevoli all'aggiornamento sostanziale della direttiva sulle emissioni industriali. I membri concordano sulla necessità di sviluppare un maggior numero di progetti e infrastrutture per l'energia sostenibile a livello transfrontaliero. Il CdR invoca una normativa supplementare che estenda i principi dell'economia circolare a tutti i prodotti e beni presenti sul mercato dell'UE.

Il Comitato difende l'approccio "One Health", riconoscendo la necessità di proteggere la natura e ripristinare la biodiversità, gli habitat e gli ecosistemi per tutelare la salute dei cittadini. Tale approccio è un pilastro fondamentale della piattaforma delle parti interessate sull'inquinamento zero nell'UE.

Contesto:

Gli enti locali e regionali come attori chiave nella transizione verde.Il Comitato ricorda che gli enti locali e regionali attuano il 70 % di tutta la legislazione dell'UE, il 70 % delle misure di mitigazione dei cambiamenti climatici, il 90 % delle strategie di adattamento a tali cambiamenti e il 65 % degli obiettivi di sviluppo sostenibile, oltre a effettuare un terzo della spesa pubblica e i due terzi degli investimenti pubblici.

Attraverso il Green Deal a livello locale, il CdR si impegna a sostenere le città e le regioni nell'attuazione del Green Deal europeo.

Gli enti locali e regionali sono invitati a fornire un riscontro sulla loro esperienza di attuazione del Green Deal in un sondaggio online e a condividere qui i loro impegni in materia di azione per il clima.

Contatto stampa:

David Crous

Tel. + 32 470 881 037

david.crous@cor.europa.eu

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