Per i leader locali e regionali, la Conferenza dovrà produrre cambiamenti politici concreti
Nella riunione della commissione Cittadinanza, governance, affari istituzionali ed esterni (CIVEX) i membri del Comitato europeo delle regioni hanno discusso con Gabriele Bischoff , deputata europea e vicepresidente della commissione del PE per gli affari costituzionali (AFCO), della via da seguire per lanciare la Conferenza sul futuro dell'Europa. Per i leader locali e regionali, a fronte della crisi in atto è ancora più urgente che l'Unione europea lavori per diventare più efficace, più democratica e più vicina ai cittadini. Il CdR accoglie con favore la posizione adottata dal Consiglio il 24 giugno quale importante passo avanti , poiché apre la strada ai negoziati sulla governance, sul contenuto e sulla struttura della Conferenza. Tuttavia, il Comitato esorta anche a fare in modo che i lavori abbiano inizio non appena la situazione della pandemia lo consentirà. Bischoff ha ribadito che i leader locali e regionali dovrebbero svolgere un ruolo importante in questo processo.
Già nel luglio 2019 il CdR aveva accolto con favore la proposta della Presidente della Commissione europea di tenere una Conferenza sul futuro dell'Europa della durata di due anni, con l'obiettivo di imprimere un nuovo slancio alla costruzione europea e di rafforzare la democrazia europea. Il Comitato reputa legittimo partecipare attivamente al processo per tre motivi: innanzitutto, in quanto portavoce delle regioni e delle città d'Europa; in secondo luogo, perché la dimensione territoriale delle consultazioni dei cittadini viene rafforzata attraverso la partecipazione a livello locale e regionale; in terzo luogo, poiché le regioni e le città hanno più esperienza nelle consultazioni dei cittadini e possono apportare ai dibattiti tematici contenuti politici basati su elementi concreti.
Il CdR ha iniziato il suo nuovo mandato nel febbraio 2020 con l'adozione di una risoluzione sulla Conferenza sul futuro dell'Europa , in cui venivano delineati i principi fondamentali per uno stretto coinvolgimento degli enti locali e regionali nel processo.
L'inizio della Conferenza, previsto per il 9 maggio 2020, è stato rinviato per via della crisi dovuta alla pandemia di Covid-19. Il 7 maggio 2020 il CdR ha adottato una dichiarazione sul tema "Gli enti locali e regionali, attori della risposta europea alla crisi causata dalla pandemia di Covid-19" e ha esortato a convocare la Conferenza sul futuro dell'Europa al più presto, non appena la situazione sanitaria tornerà sotto controllo, e a consentire un confronto diretto con i cittadini e i rappresentanti regionali e locali riguardo alle differenti proposte su come rendere l'Unione europea più efficace, unita, democratica e resiliente.
Mark Speich (DE/PPE) , sottosegretario del Land Renania settentrionale-Vestfalia agli Affari federali, europei e internazionali e presidente della commissione CIVEX del CdR, ha dichiarato: "La Conferenza sul futuro dell'Europa è oggi più necessaria che mai, ma sarebbe molto pericoloso se si trattasse soltanto di un esercizio di ascolto. Si è creato un clima di cooperazione, e dobbiamo approfittarne. Limitarsi ad un semplice scambio di opinioni comprometterebbe questo clima: i risultati della Conferenza devono influire sulle diverse politiche settoriali e sulla politica in generale."
Gabriele Bischoff ha accolto con favore la posizione del Consiglio del 24 giugno, meno di una settimana dopo l'adozione da parte del Parlamento europeo di una risoluzione che, per l'appunto, esortava gli Stati membri a trovare una posizione comune per dare il via ai negoziati sulle modalità organizzative della Conferenza con la Commissione europea e il PE. Ha anche sottolineato l'importante ruolo del livello locale e regionale: " Con la Conferenza sul futuro dell'Europa vogliamo uscire dalla bolla di Bruxelles e rivolgerci ai cittadini e alle regioni in modo innovativo . Vogliamo conoscere la loro visione dell'Unione europea per il futuro, le loro priorità e i settori nei quali auspicano un intervento più forte, o diverso, del livello europeo. L'Europa si trova a un bivio. Può tornare alla "normalità" di prima della crisi, oppure cogliere l'opportunità per dare il via ad una ripresa completa e rilanciare questo straordinario progetto europeo. È tempo di un nuovo, coraggioso, 'momento Schuman' ".
Inoltre, i membri della CIVEX hanno discusso il parere sul tema "Rafforzare la governance locale e la democrazia rappresentativa attraverso i nuovi strumenti delle tecnologie digitali" , nel quale viene sottolineata, in particolare, l'utilità degli strumenti digitali per la democrazia partecipativa. La Conferenza offre l'opportunità di testare gli strumenti partecipativi digitali per rafforzare la democrazia rappresentativa, guadagnare la fiducia dei cittadini e integrare esempi regionali e locali di partecipazione dei cittadini ai processi deliberativi e ai loro meccanismi di feedback.
Il relatore del CdR Rait Pihelgas (EE/Renew Europe) , sindaco di Järva, ha dichiarato : "Quando parliamo della democrazia moderna, dovremmo limitarci alla democrazia partecipativa. L'impegno dei cittadini dev'essere un processo costante. Se osserviamo come le autorità locali, regionali e nazionali comunicano con i loro cittadini, ci rendiamo conto che i metodi utilizzati - giornali, pagine Internet e riunioni pubbliche - sono gli stessi di vent'anni fa. In effetti, questi enti operano anche su diverse piattaforme di social media, ma raramente si avvalgono dei nuovi strumenti moderni di partecipazione disponibili. I governi locali, regionali e nazionali devono trasformare i loro sforzi di comunicazione e partecipazione, avvicinandoli ai cittadini, che utilizzano dispositivi mobili ogni giorno. Attraverso gli strumenti tecnologici moderni possiamo rafforzare e migliorare la partecipazione e la democrazia".
Le raccomandazioni finali di questo parere saranno presentate per adozione nella sessione plenaria del CdR di ottobre 2020.