Dario Nardella, sindaco di Firenze e relatore del CdR, chiede un piano UE "sul modello del dispositivo per la ripresa e la resilienza", che coinvolga l'Alleanza europea delle città e delle regioni nella pianificazione e attuazione degli interventi.
Il Comitato europeo delle regioni (CdR) ha ribadito il suo pieno sostegno all'Ucraina di fronte all'ondata di attacchi mortali lanciati dalla Russia il 10 ottobre contro aree e infrastrutture civili urbane di tutta l'Ucraina. Riuniti in sessione plenaria, i membri del CdR hanno adottato una serie di raccomandazioni volte a garantire che le regioni e le città dell'Unione europea possano partecipare in modo efficace e approfondito alla ricostruzione dell'Ucraina. Il parere del Comitato chiede che l'UE si impegni affinché la ricostruzione acceleri anche la transizione dell'Ucraina verso un'economia più verde e sostenibile.
Con il parere sul ruolo delle città e delle regioni dell'UE nella ricostruzione dell'Ucraina, i leader locali e regionali UE hanno cominciato a definire modalità e ambiti di intervento dell'Alleanza europea delle città e delle regioni per la ricostruzione dell'Ucraina, lanciata a giugno dal Comitato europeo delle regioni e dalle associazioni ucraine ed europee che rappresentano le amministrazioni locali e regionali, su impulso del Presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy.
Il relatore Dario Nardella (IT/PSE), sindaco di Firenze e presidente di Eurocities, ha dichiarato: "ci aspettiamo che la piattaforma per la ricostruzione sia finanziata in modo analogo al dispositivo dell'UE per la ripresa e la resilienza, chiediamo che essa coinvolga l'Alleanza europea delle città e delle regioni per la ricostruzione dell'Ucraina come partner a pieno titolo in tutte le fasi di pianificazione e attuazione e si conformi il più possibile alla metodologia della politica regionale dell'UE, anche al fine di preparare l'adesione dell'Ucraina all'Unione europea". Ha poi aggiunto che la ricostruzione delle infrastrutture distrutte in Ucraina dovrebbe essere fondata su una forte attenzione alla sostenibilità, ai principi democratici e a istituzioni stabili.
Le raccomandazioni delle città e delle regioni sono state formalizzate in tempo per contribuire ai lavori della conferenza internazionale in programma a Berlino il 25 ottobre, e alla definizione della piattaforma della Commissione europea per la ricostruzione dell'Ucraina. Il parere invita l'esecutivo europeo a proporre un processo di ricostruzione dal basso, che possa beneficiare del processo di decentramento già molto avanzato nel Paese.
L'Alleanza può contare su una forte mobilitazione di sostegno nelle città e nelle regioni. Nel Barometro regionale e locale 2022 – un'indagine condotta su oltre 2 000 politici locali e regionali di tutta l'UE, contenuta nella relazione annuale 2022 sullo stato delle regioni e delle città pubblicata dal CdR l'11 ottobre – tre quarti degli intervistati hanno affermato che il loro ente locale o regionale ha accolto cittadini ucraini sfollati a causa della guerra, e la metà ha inviato aiuti materiali all'Ucraina. Un intervistato su due ha dichiarato che il modo più efficace per ricostruire il paese sarebbe quello di coinvolgere le regioni e le città dell'UE.
Il Presidente del Comitato europeo delle regioni, Vasco Alves Cordeiro, ha dichiarato: "Case, scuole, università e ospedali: tutti sono stati distrutti dalla guerra della Russia contro l'Ucraina. Se non si interviene, tra qualche settimana l'inverno condannerà definitivamente tutti questi edifici danneggiati, di cui resteranno solo delle rovine. Il Comitato europeo delle regioni, insieme alle sue associazioni partner, ha lanciato un'Alleanza europea delle città e delle regioni per la ricostruzione dell'Ucraina. Abbiamo bisogno che questa alleanza cresca e coinvolga un maggior numero di città e regioni per ricostruire l'Ucraina in modo efficace, in quanto un intervistato su due del nostro Barometro regionale e locale afferma che il modo più efficace per ricostruire l'Ucraina consiste nel coinvolgere le regioni e le città dell'UE nei piani di ricostruzione. Confermiamo il nostro impegno a trasformare le parole in fatti e a sollecitare l'adozione di uno strumento finanziario specifico per garantire progetti di ricostruzione tra pari degli enti locali e regionali. Noi siamo a fianco dell'Ucraina."
In risposta agli attacchi mortali lanciati dalla Russia il 10 ottobre, il Presidente Cordeiro, a nome dell'istituzione, ha sottolineato la sua "ferma condanna degli atroci attacchi ai civili e alle infrastrutture civili in tutto il paese" e ha assicurato alle controparti ucraine la piena solidarietà del CdR nella loro lotta per la democrazia e la libertà.
In che modo le città e le regioni possono aiutare l'Ucraina
Secondo una stima congiunta del governo ucraino, della Commissione europea e della Banca mondiale, tra il 24 febbraio e il 1º giugno la guerra ha causato danni per 349 miliardi di EUR, con un impatto particolarmente elevato nei settori dell'edilizia abitativa, dei trasporti, del commercio e dell'industria. La distruzione si è concentrata nelle regioni di Chernihiv, Donetsk, Luhansk, Kharkiv, Kiev e Zaporizhia.
Le raccomandazioni incluse nel progetto di parere su come aiutare l'Ucraina coprono diverse fasi: la prima incentrata sulla risposta di emergenza, la seconda dedicata al ripristino delle infrastrutture e dei servizi critici e la terza volta ad aprire la strada a una crescita sostenibile a lungo termine. Il sostegno a più lungo termine dovrebbe concentrarsi in particolare sul conseguimento dell'obiettivo fissato dal governo ucraino di ridurre le emissioni di gas a effetto serra del 65 % entro il 2030 e di ricostruire le infrastrutture sociali – come il parco immobiliare, le scuole e gli ospedali – per offrire ai rifugiati e agli sfollati ucraini la possibilità di tornare alle loro abitazioni di prima della guerra.
Il governo ucraino ha suggerito che le regioni e le città dell'UE potrebbero contribuire sulla base di partenariati di gemellaggio con i loro omologhi in Ucraina. Il progetto di parere del CdR sottolinea inoltre il valore potenziale di programmi di investimento più ampi per coinvolgere un gruppo più vasto di città e regioni.
Il parere evidenzia la necessità di investire quanto prima nel rafforzamento delle capacità delle amministrazioni subnazionali, che negli ultimi sette anni hanno dovuto assumersi responsabilità notevolmente maggiori e ora devono affrontare la sfida della ricostruzione e della preparazione all'adesione all'UE. Il parere chiede in particolare il rafforzamento di un programma già esistente, U-LEAD, per sostenere il decentramento in Ucraina.
L'Ucraina è già membro della strategia dell'UE per la regione danubiana, e il parere propone che la strategia fornisca un quadro integrato per la cooperazione con l'UE. Le raccomandazioni vanno ancora oltre, sottolineando l'importanza di ricorrere a meccanismi collaudati dell'UE per sostenere le regioni e le città: viene proposto, ad esempio, che l'UE cominci presto ad ampliare la collaborazione con le regioni ucraine, attraverso un programma di cooperazione transnazionale e accelerando l'accesso dell'Ucraina ai programmi Orizzonte e Cultura.
Le raccomandazioni si basano in parte su uno studio commissionato dal CdR, per il quale i ricercatori hanno ascoltato i punti di vista dei politici locali e regionali in zone dell'Ucraina che hanno subito danni di diversa entità. Nelle conclusioni dello studio viene constatato un miglioramento sostanziale delle capacità amministrative a livello locale e regionale grazie a un processo di decentramento avviato a metà degli anni 2010, e si sottolinea inoltre il potenziale delle città e delle regioni dell'UE di contribuire alle riforme di sviluppo delle capacità, in particolare nelle comunità più piccole.
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