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Il Comitato europeo delle regioni chiede che gli investimenti "verdi" siano esclusi dal calcolo del disavanzo pubblico  

Giovedì l'Assemblea europea dei rappresentanti locali e regionali ha adottato una serie di raccomandazioni a sostegno dell'attuazione dei bilanci verdi a livello locale e regionale. L'elaborazione di tali raccomandazioni era stata richiesta dalla presidenza francese del Consiglio dell'Unione europea. Il relatore del parere è Vincent Chauvet (FR/Renew Europe), sindaco di Autun e membro del gruppo di lavoro del Comitato europeo delle regioni sul Green Deal. Il Comitato invita la Commissione europea e gli Stati membri ad escludere gli investimenti "verdi" dal calcolo del disavanzo pubblico regionale e ad adottare un bilancio verde efficace, partecipativo e trasparente, con un quadro metodologico chiaro collegato a indicatori specifici di prestazione ambientale.

Di fronte al riscaldamento globale, ma anche alla perdita di biodiversità e all'aumento dell'inquinamento atmosferico, idrico e del suolo, gli enti locali e regionali sono in prima linea. Con una riduzione costante dei bilanci e un continuo aumento dei prezzi dell'energia e dei carburanti a causa della guerra in Ucraina, le città e le regioni si trovano ad affrontare notevoli sfide per quanto riguarda il finanziamento e la realizzazione di interventi e progetti di adattamento ai cambiamenti climatici.

Presentando il parere Attuazione dei bilanci verdi a livello locale e regionale, il relatore Vincent Chauvet (FR/Renew Europe) ha sottolineato: "I cambiamenti climatici hanno un forte impatto economico, con costi ambientali sempre più elevati. Alle città e alle regioni spetta un ruolo fondamentale nella realizzazione di una transizione verde inclusiva. Tanto gli Stati membri quanto l'UE hanno la responsabilità di sostenere gli enti locali e regionali con finanziamenti diretti e misure concrete. È urgente concordare una definizione comune di bilancio verde e un quadro europeo, strutturato ma flessibile, che faciliti l'allineamento delle voci di bilancio agli obiettivi climatici e ambientali. La transizione verde sarà locale, o non ci sarà". Vincent Chauvet sarà membro della delegazione del Comitato europeo delle regioni alla prossima Conferenza mondiale delle Nazioni Unite sul clima che si terrà in Egitto a novembre (COP 27).

Il Comitato europeo delle regioni raccomanda inoltre un bilancio verde efficace, partecipativo e trasparente, che consenta di valutare l'ecocompatibilità del bilancio pubblico ma contribuisca anche ad aumentare il numero di progetti ecologici. Invita le autorità pubbliche a organizzare audit esterni, a pubblicarne i risultati per rafforzare la fiducia dei cittadini e a porre in essere un approccio di bilancio verde partecipativo, per consentire ai cittadini, in particolare ai giovani, di gestire una parte del bilancio annuale per l'attuazione dei progetti verdi.

L'Assemblea delle città e delle regioni dell'UE chiede inoltre la creazione di una piattaforma di cooperazione interregionale per rafforzare la capacità degli enti locali e regionali di rendere più ecologici i loro bilanci e di promuovere il raggruppamento di piccoli progetti, al fine di realizzare economie di scala e favorire lo scambio di buone pratiche.

Il Comitato ritiene necessario che venga stilato un elenco delle voci di bilancio verdi e neutre. Per quanto riguarda la fiscalità, il parere del relatore Chauvet è favorevole allo sviluppo di un bilancio verde a livello locale e regionale incentrato sulle misure in materia di spesa e di entrate. Raccomanda, come primo passo, una valutazione delle sole spese.

Il parere adottato dal Comitato invita la Commissione europea e gli Stati membri ad escludere gli investimenti "verdi" dal calcolo del disavanzo delle amministrazioni regionali e dalle "regole d'oro" che limitano il debito.

I membri del Comitato sono concordi nel porre l'accento sul potenziale delle obbligazioni verdi per aumentare il sostegno agli investitori che intendono sviluppare progetti a basse emissioni di carbonio.

Il Comitato sottolinea la necessità di conciliare il bilancio verde con gli obiettivi sociali, al fine di garantire una ridistribuzione verso i soggetti più vulnerabili, in particolare le famiglie a basso reddito e le imprese in difficoltà, soprattutto a causa del forte aumento dei prezzi dell'energia e dei carburanti. Il parere del Comitato chiede pertanto una maggiore applicazione del principio "chi inquina paga" al fine di evitare squilibri sociali.

Contesto

Nel maggio 2021 la Commissione europea ha definito, in linea di massima, il "bilancio verde" come "una procedura di bilancio in base alla quale i contributi in materia di ambiente delle varie voci di bilancio vengono individuati e valutati rispetto a specifici indicatori di risultato, allo scopo di allineare più correttamente le politiche di bilancio agli obiettivi ambientali perseguiti".

Secondo l'OCSE, il 55 % della spesa pubblica e il 64 % degli investimenti pubblici legati al clima e all'ambiente sono effettuati da governi subnazionali.

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Contatti stampa:

David Crous

david.crous@cor.europa.eu

+32 470 88 10 37

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