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Conferenza sul futuro dell'Europa: se si vuol migliorare il funzionamento dell'UE, è indispensabile tener conto delle competenze delle assemblee locali, regionali e nazionali  

​​In una risoluzione adottata nella sessione plenaria di giovedì 27 gennaio, il Comitato europeo delle regioni (CdR) sottolinea che i principi di sussidiarietà e proporzionalità sono il modo migliore per garantire un processo decisionale efficace ed efficiente, che rifletta le esigenze reali dei cittadini.


Il Presidente del CdR, Apostolos Tzitzikostas , ha dichiarato che " l'Europa deve agire il più vicino possibile ai cittadini, guidata dai principi di sussidiarietà e proporzionalità . Ciò non significa meno Europa: significa più Europa, e con una governance migliore, tale da garantire che ogni sua decisione migliori direttamente la vita dei cittadini. Se si vuole rispondere alle esigenze dei cittadini, bisogna che gli enti locali e regionali abbiano un ruolo più incisivo nel processo decisionale dell'UE, nei numerosi settori che rientrano nelle loro competenze, quali l'istruzione, la salute, l'ambiente e la politica di coesione. Per riconquistare la fiducia dei cittadini, dobbiamo inoltre promuovere i nostri valori europei, attraverso l'istruzione e attraverso un dialogo permanente e bidirezionale con i cittadini stessi ".

Durante la sessione plenaria del CdR si è svolto un dibattito tra i leader locali e regionali e alcuni membri del gruppo di lavoro sulla democrazia europea costituito in seno alla plenaria della Conferenza sul futuro dell'Europa. Fra questi:

Reinhold Lopatka , membro della Camera dei deputati ( Nationalrat ) austriaca, ha affermato che " la Conferenza sul futuro dell'Europa offre l'opportunità di riattivare il meccanismo di allarme preventivo con cui è possibile soppesare il valore aggiunto delle leggi dell'UE e quindi l'attuazione del principio di sussidiarietà. Ciò consentirebbe ai parlamenti nazionali e regionali di riacquisire la titolarità del processo decisionale dell'UE ".

Sandro Gozi, membro del Parlamento europeo, ha dichiarato che " la Conferenza sul futuro dell'Europa può segnare il punto d'inizio della creazione di una nuova sfera politica europea. Un obiettivo cui possono contribuire anzitutto liste transnazionali di candidati nelle elezioni del Parlamento europeo. Occorre inoltre cercare nuove modalità di interazione con i cittadini, affinché la democrazia rappresentativa sia integrata da quella partecipativa. A livello locale e regionale, che è il più vicino ai cittadini, spetta svolgere un ruolo catalizzatore ".

Arnoldas Pranckevičius , viceministro degli Affari esteri della Lituania, ha osservato che " ripristinare la fiducia dei cittadini nell'Unione europea e nella democrazia è un obiettivo che richiede la mobilitazione di tutti i livelli di governo, e in particolare del livello locale e regionale, dato che è quello che conosce meglio le preoccupazioni dei cittadini ".

Wepke Kingma , inviato dei Paesi Bassi per la Conferenza sul futuro dell'Europa, ha ricordato che " un sondaggio condotto da un rinomato istituto specializzato olandese mostra che i cittadini del mio paese desiderano essere informati meglio sull'Unione europea. L'istruzione e i media indipendenti possono svolgere un ruolo importante in tal senso; ma, affinché l'Unione si faccia comprendere meglio dai cittadini, è anzitutto fondamentale la trasparenza. La relazione finale della Conferenza sul futuro dell'Europa dovrà tenere conto delle raccomandazioni dei cittadini e prevedere azioni concrete che diano seguito a tali raccomandazioni ".

Tra le principali raccomandazioni della risoluzione ​del CdR figurano:

la graduale trasformazione del CdR da organo consultivo a organo di codecisione dell'Unione europea riguardo ai settori fondamentali delle politiche che hanno un impatto territoriale;

la possibilità per il CdR di accedere ai triloghi e ai relativi documenti, a condizione che esso abbia formulato un parere sulla proposta in questione a norma dell'articolo 307 del TFUE, nonché di proporre soluzioni di compromesso ai colegislatori;

sospensioni dei pagamenti o correzioni finanziarie a carico dei paesi che violano il principio dello Stato di diritto, assicurandosi però che i beneficiari dei finanziamenti dell'UE, compresi gli enti locali e regionali, che non sono responsabili di tali violazioni continuino a ricevere sostegno finanziario dallo Stato membro interessato;

un coinvolgimento chiaro e istituzionalizzato degli enti locali e regionali nell'elaborazione e nell'attuazione delle politiche in materia di clima, energia e ambiente, nonché l'accesso diretto di questi enti ai finanziamenti dell'UE, la riduzione al minimo degli ostacoli burocratici e programmi coordinati a tutti i livelli di governance, in particolare in relazione ai piani di investimento a sostegno del Green Deal europeo e ai piani per la ripresa e la resilienza;

considerare la Conferenza sul futuro dell'Europa come un punto di partenza per un processo democratico pienamente responsabilizzante a livello europeo, nazionale, regionale e locale, e considerare necessario un dibattito costante, realmente inclusivo, trasparente, decentrato e geograficamente e politicamente equilibrato sul futuro dell'Unione europea.

Il CdR presenterà il suo contributo finale alla Conferenza in occasione del Nono vertice europeo delle regioni e delle città , che si terrà a Marsiglia il 3 e 4 marzo 2022.

Maggiori informazioni:

Nella piattaforma digitale multilingue della Conferenza sul futuro dell'Europa, la democrazia europea è il tema sul quale è pervenuto il maggior numero di contributi dei cittadini. Le principali questioni sollevate al riguardo coprono un insieme esaustivo: dal funzionamento istituzionale dell'UE fino alla lotta contro la disinformazione e alla tutela dei diritti fondamentali. Il ruolo del gruppo di lavoro sulla democrazia europea, presieduto dall'europarlamentare Manfred Weber (DE/PPE), consiste nell'analizzare queste raccomandazioni dei cittadini e nel valutarle in relazione all'attuale quadro istituzionale e nell'ottica di una sua eventuale riforma. Il CdR, rappresentato nel gruppo di lavoro da quattro delegati, ha il compito di guidare - insieme con un rappresentante dei parlamenti nazionali - la discussione sul tema della sussidiarietà.

Il CdR promuove ed applica il principio di sussidiarietà attraverso la sua attività legislativa e politica, nonché attraverso iniziative e reti quali la Rete di controllo della sussidiarietà e RegHub (la rete di hub regionali per il riesame dell'attuazione delle politiche dell'UE) e attraverso la sua partecipazione alla piattaforma Fit4Future della Commissione europea.

Delegazione di rappresentanti eletti locali e regionali alla plenaria della Conferenza sul futuro dell'Europa .

Relazione intermedia sui dialoghi con i cittadini del CdR

Contatto stampa:

PresseCdR@cor.europa.eu

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