I membri della commissione Cittadinanza, governance, affari istituzionali ed esterni (CIVEX) del Comitato europeo delle Regioni (CdR) hanno discusso con i rappresentanti del Parlamento europeo Antonio Tajani e Helmut Scholz su come coinvolgere il milione di politici locali e regionali in progetti e iniziative che possano avvicinare l'Europa ai cittadini e fare in modo che la Conferenza sul futuro dell'Europa abbia successo. In particolare, hanno chiesto che i membri del CdR partecipino al progetto pilota "Costruire l'Europa insieme agli enti locali" (BELE) lanciato dalla commissione per gli affari costituzionali (AFCO) del Parlamento europeo.
Secondo uno speciale Eurobarometro sul futuro dell'Europa pubblicato in vista della firma della dichiarazione congiunta sulla Conferenza sul futuro dell'Europa da parte dei presidenti delle tre istituzioni dell'UE, Ursula von der Leyen, David Sassoli e Charles Michel il 10 marzo 2021, il 76% degli intervistati concorda sul fatto che la Conferenza sul futuro dell'Europa rappresenta un progresso significativo per la democrazia all'interno dell'UE e il 92 % degli europei chiede che si tenga maggiormente conto della voce dei cittadini nelle decisioni sul futuro dell'Europa. Pertanto, tenere consultazioni efficaci con i cittadini e avere un riscontro in merito ai risultati è fondamentale per il successo della Conferenza che sarà lanciata il 9 maggio. I membri della commissione CIVEX del CdR hanno discusso con i rappresentanti del Parlamento europeo, della Commissione europea e della Fondazione Bertelsmann su come garantire che la Conferenza raggiunga gli obiettivi che si è prefissa.
Mark Speich (DE/PPE), sottosegretario del Land Renania settentrionale-Vestfalia agli Affari federali, europei e internazionali e presidente della commissione CIVEX, ha dichiarato: " I responsabili politici a livello regionale e locale svolgono un ruolo centrale nelle relazioni tra l'Unione europea e i cittadini. Con la Conferenza sul futuro dell'Europa abbiamo l'opportunità di trasmettere a Bruxelles le idee concrete dei cittadini per un'Unione europea del futuro ".
Nel corso del primo dibattito tematico si è discusso del modo in cui gli enti locali e regionali possano sostenere la partecipazione dei cittadini alla Conferenza sul futuro dell'Europa e oltre. Helmut Scholz , membro del Parlamento europeo (DE/GUE-NGL) e relatore del progetto di relazione sui dialoghi con i cittadini e sulla partecipazione dei cittadini al processo decisionale dell'UE, ha presentato ai membri della commissione CIVEX le principali conclusioni della relazione, che tiene conto del lavoro già svolto dalle istituzioni dell'UE e dal CdR in materia di partecipazione dei cittadini. Scholz esorta a mettere a punto meccanismi partecipativi permanenti per consentire la partecipazione dei cittadini al processo decisionale dell'UE. Già nell'ottobre 2018 quest'idea di un dialogo permanente con i cittadini che vada al di là dei periodi elettorali veniva proposta nel parere del CdR sul tema Riflettere sull'Europa: la voce degli enti locali e regionali per ripristinare la fiducia nell'Unione europea (correlatori Karl-Heinz Lambertz e Markku Markkula).
Scholz ha dichiarato: " La Conferenza sul futuro dell'Europa rappresenta un'opportunità unica per coinvolgere i cittadini in un dibattito sulla loro visione dell'UE e sulle preoccupazioni che nutrono al riguardo. Ma già da ora, e in generale, deve essere chiaro che tutti dovrebbero poter partecipare al processo decisionale dell'UE, anche al di là della Conferenza. Abbiamo bisogno, quindi, del sostegno degli enti locali e regionali, come pure delle organizzazioni della società civile e delle parti sociali. Solo così potremo creare una sfera pubblica europea e rafforzare la legittimità democratica dell'UE ".
Dominik Hierlemann e Anna Renkamp, rispettivamente esperto senior e responsabile di progetto senior presso la fondazione Bertelsmann , hanno presentato ai membri della CIVEX le esperienze maturate dalla fondazione nella gestione di dialoghi digitali con i cittadini a livello locale, regionale e transnazionale. Hanno inoltre illustrato il contributo che la fondazione potrebbe apportare all'iniziativa congiunta con il CdR che dovrebbe essere lanciata a breve. Dovrebbero essere introdotti nuovi strumenti per aiutare i politici locali e regionali eletti a interagire meglio con i cittadini e a migliorare le pratiche democratiche e il loro funzionamento Tra settembre 2021 e gennaio 2022 dovrebbero svolgersi diversi dialoghi e dibattiti con i cittadini a livello locale e transfrontaliero. Anche sulla base delle proposte avanzate nel parere del CdR sul tema Gli enti locali e regionali nel dialogo permanente con i cittadini , questi dialoghi sarebbero concepiti in modo da dare un contributo alla Conferenza.
Il secondo dibattito tematico è stato dedicato alle iniziative dei consiglieri locali e regionali dell'UE. Se nel dicembre 2020 l'Ufficio di presidenza del CdR ha approvato, per parte sua, la proposta di creare una rete di consiglieri locali e regionali dell'UE responsabili per gli affari europei nei rispettivi collegi elettorali e incaricati di informare il Comitato sulle attività che svolgono nel quadro della Conferenza sul futuro dell'Europa, la commissione Affari costituzionali del Parlamento europeo (AFCO) ha lanciato un progetto pilota dal titolo Costruire l'Europa insieme agli enti locali ( Building Europe with Local Entities - BELE) che consentirà di individuare in seno alle amministrazioni locali partecipanti un(a) consigliere/a responsabile della comunicazione rivolta ai cittadini in merito a programmi e progetti finanziati dall'Unione europea in quel dato comune, nonché circa altre tematiche e iniziative in ambito UE, anche in questo caso con l'obiettivo di contribuire ai lavori della Conferenza. I due progetti hanno finalità e mezzi simili, e l'obiettivo del dibattito era esplorare le possibili sinergie tra l'iniziativa del CdR e quella del Parlamento europeo con la partecipazione di "consiglieri dell'UE" di tutta l'Unione europea. Il CdR potrebbe favorire l'efficace attuazione del progetto pilota del Parlamento europeo, qualora la sua rete di consiglieri locali e regionali dell'UE fosse considerata un'iniziativa utile per l'attuazione del progetto BELE. La realizzazione della rete di consiglieri locali e regionali dell'UE dovrebbe pertanto essere ammissibile a ricevere finanziamenti nell'ambito del progetto pilota BELE.
Il presidente della commissione AFCO Antonio Tajani (IT/PPE) ha dichiarato: " I rappresentanti politici eletti locali e regionali sono l'espressione della prosperità e della diversità dell'Europa. Lo scorso anno la commissione Affari costituzionali del Parlamento europeo ha presentato il progetto pilota 'Costruire l'Europa insieme agli enti locali' (Building Europe with Local Entities - BELE), il cui obiettivo è porre gli amministratori locali al centro delle politiche europee mentre essi comunicano ai cittadini in merito alle attività realizzate dall'Unione europea. La comunicazione sull'UE è una sfida tesa a contrastare il populismo e la disinformazione e, in questo ambito, il CdR e i suoi membri ricoprono un ruolo chiave. La Conferenza sul futuro dell'Europa deve diventare l'occasione per un dibattito trasparente, e invito i membri del CdR a partecipare attivamente al nostro progetto BELE. Se la Conferenza vuole davvero servire da cassa di risonanza di desiderata e auspici dei cittadini, deve dare ai decisori locali da questi democraticamente eletti il ruolo e il peso che meritano ".
Il progetto BELE è stato poi illustrato nei dettagli da Alessandro Giordani, capo dell'unità "Reti negli Stati membri" presso la direzione - generale della Comunicazione della Commissione europea.
Oltre ai dibattiti tematici, nella riunione della commissione CIVEX è stato adottato il parere a cura di Jean-Luc Vanraes (BE/RE) , consigliere comunale di Uccle, sulla Strategia per rafforzare l'applicazione della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea . Secondo il relatore, " le regioni sono le custodi e le promotrici di ultima istanza dei diritti fondamentali ". Gli enti locali rivestono un ruolo importante per la promozione, la protezione e il rispetto dei diritti fondamentali, compresa loro attuazione pratica, assicurando che la Carta dei diritti fondamentali dell'UE venga tradotta in realtà. Il parere considera essenziale la partecipazione del CdR al dialogo interistituzionale sulla Carta e raccomanda di istituire dei punti di contatto che agevolino il flusso di informazioni sulla Carta dei diritti fondamentali dell'UE tra i diversi livelli di governo. Questi punti di contatto potrebbero anche fornire agli enti locali e regionali orientamenti, corredati di esempi concreti, su come definire le loro politiche nel pieno rispetto della Carta. Un'altra proposta formulata nel parere è che, dal momento che gli enti locali sono il livello di governance più vicino ai cittadini e sono in una posizione idonea per sensibilizzarli sui loro diritti e sulle vie da percorrere nel caso in cui questi vengano violati, i membri del CdR potrebbero cogliere l'occasione della celebrazione della Giornata dell'Europa, il 9 maggio prossimo, e dell'inaugurazione della Conferenza sul futuro dell'Europa per promuovere attività locali che spieghino e sottolineino la grandissima importanza dei diritti fondamentali e della Carta nelle nostre democrazie. Il parere è stato accolto positivamente da Barbara Nolan capo unità presso la direzione "Diritti fondamentali e Stato di diritto" della direzione generale della Giustizia e dei consumatori della Commissione europea.
Si è poi svolto uno scambio di vedute sul documento di lavoro che servirà da base per l'elaborazione del parere a cura di Aleksandra Dulkiewicz (PL/PPE) , sindaca di Danzica, sul piano d'azione per la democrazia europea proposto dalla Commissione europea, alla presenza di William Sleath, direttore della direzione "Cittadini, salute, migrazione e Unione della sicurezza" presso il Segretariato generale della Commissione europea. Il piano d'azione proposto intende dare maggiori poteri ai cittadini e costruire democrazie più resilienti in tutta l'UE attraverso la promozione di elezioni libere e regolari, il rafforzamento della libertà dei media e la lotta alla disinformazione. Nel corso del dibattito è stato espresso disappunto e rammarico poiché, malgrado il successo del piano dipenda in larga misura dalle azioni degli enti locali e regionali, questi ultimi purtroppo non sono menzionati nella comunicazione della Commissione europea. La relatrice Dulkiewicz ha dichiarato: " Il piano d'azione per la democrazia europea dovrebbe servire all'individuazione di azioni concrete, che andrebbero attuate in stretta cooperazione con gli enti locali e regionali . La democrazia non potrà essere risanata da un giorno all'altro, ma quanto prima agiremo, tanto più grande sarà l'opportunità che avremo di affrontare e risolvere il problema ". Il parere sarà adottato dalla commissione CIVEX l'11 maggio 2021.
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