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Le città e le regioni vogliono accelerare la transizione energetica in Europa  

I leader locali adottano tre pareri sul pacchetto per l'energia - lo strumento chiave per rilanciare la crescita e combattere il riscaldamento del pianeta

I membri del Comitato europeo delle regioni (CdR) hanno adottato una serie di raccomandazioni legislative e strategiche sul pacchetto per l'energia, presentato dalla Commissione europea nel novembre 2016. Il pacchetto Energia pulita per tutti gli europei è lo strumento principale per far progredire la transizione verso l'energia sostenibile in Europa, e comprende azioni che riguardano l'efficienza energetica, le energie rinnovabili, l'assetto del mercato dell'elettricità, la sicurezza dell'approvvigionamento di energia elettrica e le norme di governance per l'Unione dell'energia, oltre alla progettazione ecocompatibile e a una strategia per la mobilità connessa e automatizzata.

I leader locali hanno assunto posizioni chiare su quattro elementi specifici del pacchetto: la governance, l'efficienza energetica, le energie rinnovabili e i mercati dell'elettricità.

Bruno Hranić (HR/PPE), sindaco della città croata di Vidovec e relatore del parere sul tema Governance dell'Unione dell'energia ed energia pulita , ha spiegato che "per essere efficace, l'Unione dell'energia ha bisogno di una governance multilivello. Nelle proposte che la Commissione europea presenta agli Stati membri, il principio della governance multilivello dovrebbe essere oggetto di un capitolo a parte. L'Unione dell'energia può avere successo soltanto se gli Stati membri tengono formalmente conto, nella loro pianificazione e rendicontazione, degli impegni, dei risultati e del know-how delle città e delle regioni. La Commissione europea dovrebbe essere tenuta a includere un rappresentante del CdR nel comitato dell'Unione dell'energia". Le città e le regioni sostengono la creazione di una "piattaforma multilivello di dialogo sull'energia", ossia una struttura di cooperazione permanente tra gli Stati membri e gli enti locali e regionali alla quale prendano parte anche le imprese, gli investitori e altri soggetti interessati. I leader locali chiedono agli Stati membri di presentare scenari strategici a breve, medio e lungo termine in materia di energia e cambiamenti climatici, corredandoli di un'analisi costi-benefici.

Un altro parere adottato dai membri del CdR riguarda il tema L'efficienza energetica nell'edilizia – relatore Michiel Rijsberman (NL/ALDE), assessore provinciale del Flevoland. Rijsberman ha dichiarato: "Sosteniamo l'obiettivo di efficienza energetica del 40 % entro il 2030 perché è vantaggioso per l'economia e perché ridurrà in pari misura le emissioni di CO2 in Europa. L'efficienza energetica può contribuire inoltre a creare tre milioni di nuovi posti di lavoro per i cittadini europei". Le città e le regioni si rammaricano del fatto che la direttiva sull'efficienza energetica non contempli gli audit energetici delle imprese, e propongono di modificarne i requisiti di misurazione e fatturazione del consumo individuale di energia per il riscaldamento perché non sempre sono efficaci sotto il profilo dei costi e tecnicamente fattibili. Il CdR ritiene che l'accesso ai finanziamenti sia fondamentale per il buon esito del pacchetto per l'energia, e invita la Commissione europea a destinare, dopo il 2020, risorse attraverso i fondi strutturali all'energia pulita per tutti gli europei.

Il terzo parere adottato nel quadro del pacchetto per l'energia è quello elaborato da Daiva Matonienė (LT/ECR), consigliere comunale di Šiauliai ed ex viceministro dell'Ambiente della Lituania, sul tema Energia da fonti rinnovabili e mercato interno dell'energia elettrica. Matonienė ha affermato che "dobbiamo essere ambiziosi nell'aumentare l'impiego delle fonti di energia pulita, ma dobbiamo farlo in modo 'localistico', ossia permettendo alle città e alle regioni di adattare le misure alle loro specificità e senza imporre loro eccessivi vincoli normativi. Bisogna tenere presente che non tutti gli Stati membri dispongono delle stesse capacità in materia di energie rinnovabili, e dobbiamo affrontare la questione con ambizione, ma anche con realismo e guardando all'efficienza in termini di costi. In generale, accogliamo con favore il pacchetto Energia pulita per tutti gli europei presentato dalla Commissione europea, ma in quanto enti locali e regionali vorremmo che si facesse di più per garantire una maggiore integrazione del mercato dell'energia elettrica. Personalmente, ritengo, inoltre, che la Commissione dovrebbe interessarsi di più allo sviluppo di nuove tecnologie rispettose dell'ambiente ed efficienti sotto il profilo energetico, in linea con il principio della neutralità tecnologica".

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David Crous

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