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Il sistema ETS non dovrebbe nuocere alla coesione territoriale né mettere a rischio i cittadini più vulnerabili  

La revisione del sistema di scambio delle quote di emissione è una pietra angolare della strategia dell'UE per raggiungere la neutralità climatica entro il 2050.

Il sistema di scambio delle quote di emissione non dovrebbe nuocere alla coesione territoriale né mettere a rischio i cittadini e i territori più vulnerabili. Questo uno dei messaggi chiave del 4º dialogo multilivello sul clima e sull'energia , un'iniziativa del Comitato europeo delle regioni (CdR) volta a promuovere gli scambi tra l'UE, i governi nazionali e gli enti locali e regionali per migliorare la governance energetica dell'Unione. Il dialogo è stato organizzato insieme alla Presidenza slovena del Consiglio dell'UE , e vi hanno partecipato i rappresentanti di 14 Stati membri.

Istituito nel 2005, il sistema di scambio di quote di emissione ( ETS ) dell'UE è il primo sistema internazionale di questo tipo al mondo e si basa sul principio di "limitazione e scambio" ( cap and trade ). Il dialogo multilivello svoltosi il 6 dicembre verteva sui vantaggi e sulle insidie del sistema attuale e sulle proposte per la sua revisione, presentate dalla Commissione europea il 14 luglio scorso nell'ambito del pacchetto "Pronti per il 55%" (Fit for 55) . L'impatto del sistema ETS riveduto varierebbe notevolmente a seconda degli Stati membri e delle regioni dell'UE. Il dialogo multilivello ha messo in evidenza alcune delle debolezze del sistema – come la volatilità del mercato, che ostacola la competitività esterna e accresce il rischio di povertà energetica e di mobilità per i cittadini – ma ne ha anche sottolineato la forza trainante per promuovere gli investimenti in tecnologie innovative e a basse emissioni di carbonio.

Aprendo il dialogo, Vasco Alves Cordeiro (PT/PSE), primo vicepresidente del CdR e membro del consiglio regionale delle Azzorre, ha dichiarato che " è più urgente che mai che le nostre ambizioni e il nostro impegno in materia di clima siano radicati nella cooperazione multilivello e nella sussidiarietà attiva. L'ETS non deve nuocere alla coesione territoriale e non deve mettere a rischio i cittadini e i territori più vulnerabili. Le regioni e le città d'Europa dispongono di competenze specifiche cruciali nei settori dell'energia e dei trasporti e devono svolgere un ruolo centrale nel cammino dell'UE verso la neutralità climatica. L'ETS è uno strumento potente per ridurre le emissioni di gas a effetto serra, ma deve trovare un equilibrio tra gli obiettivi climatici, la protezione sociale e la ripresa economica ".

Il ministro sloveno dell'Ambiente e della pianificazione territoriale, Andrej Vizjak , ha sottolineato che il sistema ETS dell'UE è uno strumento politico fondamentale per mitigare i cambiamenti climatici e progredire verso un'economia neutra in termini di emissioni di carbonio, dichiarando che " l'evento di oggi è un forum che deve far passare il messaggio dell'importanza dell'ETS per il percorso dell'UE verso la transizione verde. Tenendo presente che questa deve essere una transizione giusta, è importante che i rappresentanti degli enti locali e regionali siano informati e coinvolti nel processo di adozione delle norme attuative che conseguiranno i nostri obiettivi in materia di clima ".

Da parte sua, Peter Kurz (DE/PSE), sindaco di Mannheim e relatore del parere del CdR sul tema Far funzionare l'ETS e il CBAM per le città e le regioni dell'UE , ha affermato che " il sistema ETS è una forza trainante del pacchetto 'Pronti per il 55%'. Il modo migliore per far sì che questo pacchetto funzioni nelle città e nelle regioni d'Europa consiste nel coinvolgere gli enti locali e regionali nell'introduzione del nuovo sistema di scambio delle quote di emissione. Per assicurarsi che nessuna persona e nessuna regione siano lasciate indietro, ho proposto di includere una dimensione regionale nella ripartizione del Fondo per la modernizzazione. La transizione verso un'economia a basse emissioni di carbonio non dovrebbe essere considerata un freno alla crescita economica. Una trasformazione accelerata offrirà anche opportunità economiche, in quanto i prodotti e i metodi di produzione neutri dal punto di vista climatico procureranno un vantaggio competitivo ".

Stefanie Hiesinger , membro del gabinetto del vicepresidente esecutivo della Commissione europea Frans Timmermans, ha insistito sull'urgente necessità d'includere anche il trasporto marittimo nel nuovo sistema ETS e di concentrarsi in particolare sugli edifici e i trasporti, in quanto le emissioni di questi settori sono ancora in aumento. La rappresentante della Commissione ha inoltre sottolineato che l'idea è di far ricadere i costi sui distributori di combustibili e non sui cittadini, di utilizzare il Fondo sociale per il clima per evitare la povertà energetica e di aumentare le indennità di solidarietà e i fondi per l'innovazione.

Ulteriori informazioni :

Il 14 luglio 2021 la Commissione europea ha presentato il pacchetto "Pronti per il 55%" (Fit for 55) in risposta alle crescenti ambizioni dell'UE in materia di azione per il clima. Il pacchetto, costituito da 14 proposte di atti legislativi nuovi e riveduti in materia di clima, ambiente ed energia, si caratterizza per un nuovo approccio al suo fulcro centrale, che è la fissazione del prezzo del carbonio.

La proposta di revisione del sistema di scambio di quote di emissione muove dal presupposto secondo cui tutti i settori dovrebbero contribuire alla transizione verso la neutralità climatica e ribadisce i traguardi climatici della strategia dell'UE per il 2030 e il 2050, da conseguire attraverso una traiettoria più rigorosa dei prezzi del carbonio.

Riguardo al tema dell'ETS, le principali questioni affrontate nel 4º dialogo multilivello sul clima e sull'energia sono state:

  • La fissazione del prezzo del carbonio è uno strumento adeguato per guidare l'Unione europea verso i suoi obiettivi climatici di medio e lungo termine?
  • La proposta di revisione del sistema ETS è coerente con il resto del pacchetto "Pronti per il 55%" e con altre priorità dell'UE, quali garantire una transizione equa, preservare il capitale naturale europeo e promuovere la mobilità sostenibile?
  • Quali sono le principali sfide poste dal sistema ETS rafforzato e come possono essere vinte?
  • I principi della sussidiarietà attiva e della governance multilivello sono adeguatamente rappresentati nella revisione del sistema ETS?

Il dialogo multilivello sul clima e sull'energia rientra nell'iniziativa Green Deal a livello locale ed è inteso quale contributo del CdR all'attuazione del "dialogo multilivello sul clima e sull'energia" di cui al regolamento (UE) 2018/1999 sulla governance dell'Unione dell'energia e dell'azione per il clima.

La prossima riunione del gruppo di lavoro del CdR "Green Deal a livello locale" si terrà giovedì 9 dicembre 2021.

Contatto stampa:

David Crous

Tel. +32 (0) 470 88 10 37

david.crous@cor.europa.eu

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