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I sindaci dicono "no" al populismo e respingono l'ascesa dell'euroscetticismo  

In vista del 60º anniversario della firma del Trattato di Roma, i sindaci di numerose fra le principali città europee si sono incontrati oggi a Bruxelles per riaffermare il loro impegno a difendere i valori europei fondamentali di democrazia, libertà e uguaglianza. Il Presidente del CdR Markku Markkula ha ospitato il vertice dei sindaci di Eurocities, al quale hanno preso parte diversi membri del Comitato, fra i quali il sindaco di Atene Giorgios Kaminis, il sindaco di Danzica Paweł Adamowicz, il sindaco di Rotterdam Ahmed Aboutaleb e la consigliera comunale di Vienna Renate Brauner. Alla manifestazione erano presenti anche i vicepresidenti della Commissione europea Frans Timmermans e Jyrki Katainen, la commissaria Corina Crețu e il principale negoziatore del Parlamento europeo sulla Brexit Guy Verhofstadt.

Sindaci e rappresentanti politici provenienti da 36 città di 15 paesi si sono riuniti presso la sede dell'Assemblea UE degli enti regionali e locali per discutere su come invertire le attuali tendenze populiste ed euroscettiche in Europa. Il loro messaggio è chiaro: per rinnovare l'Europa e riavvicinare l'UE ai suoi cittadini è necessario istituire un vero e proprio partenariato tra città, cittadini, istituzioni dell'UE e Stati membri.

Il Presidente del Comitato europeo delle regioni Markku Markkula, anfitrione dell'evento, si è così espresso: "Questo vertice dei sindaci ha luogo in un momento cruciale per l'Europa. Dobbiamo dare più ascolto ai cittadini sul terreno e avviare con loro una più stretta collaborazione, in modo da poter passare dalle parole ai fatti. È per questo motivo che nel 2017 i membri del Comitato europeo delle regioni organizzeranno a livello locale una serie di dibattiti con i cittadini di 75 tra regioni e città, nell'ambito della campagna "Riflettere sull'Europa."

Dal suo avvio nel marzo 2016, il CdR ha organizzato 27 eventi sul tema "Parliamo d'Europa" in 13 Stati membri, con la partecipazione di circa 72 membri del CdR e 3 200 cittadini. L'obiettivo è prestare ascolto alle richieste e alle priorità dei cittadini e trasmetterle alle istituzioni dell'Unione europea in un parere che sarà elaborato quanto prima. Settantacinque eventi locali nel quadro dell'iniziativa "Riflettere sull'Europa" sono in preparazione per il 2017.

Daniël Termont , sindaco di Gand e Presidente di Eurocities, ha affermato: "Nel momento in cui i leader europei si preparano a celebrare i 60 anni del Trattato di Roma, l'Europa si trova ad una svolta. Si tratta di un'opportunità da non perdere per ribadire il nostro impegno a difendere i valori fondamentali dell'Europa e, soprattutto, per sensibilizzare i cittadini europei circa l'importanza di tali valori. La collaborazione con le città consente alle istituzioni dell'UE di definire nuove modalità per coinvolgere i cittadini e di trovare ispirazione grazie alla nostra esperienza sul campo."

Giorgios Kaminis (EL/PSE) , sindaco di Atene e membro del CdR, ha dichiarato: "L'ascesa del populismo e dell'euroscetticismo sta intaccando i principi e i valori sui quali l'Europa si fonda: solidarietà, tolleranza e democrazia. Questi valori non vanno trascurati, altrimenti l'Europa rischia di perdere la sua ragion d'essere. Il futuro dell'Europa, di cui abbiamo discusso oggi, comincia nelle città e con i cittadini."

Paweł Adamowicz (PL/PPE) , sindaco di Danzica e membro del CdR, ha sottolineato che "gli enti locali hanno il dovere di combattere il populismo e nessuno può farlo meglio di loro. Occorre sensibilizzare i cittadini in merito al valore aggiunto del progetto europeo. L'Unione europea è indubbiamente una conquista, essa garantisce e facilita la ricerca di soluzioni pacifiche e consensuali per qualsiasi tipo di controversia. Solo un'adeguata conoscenza dei pro e dei contro dell'UE può metterci al riparo dalle false verità del populismo".

Ahmed Aboutaleb (NL/PSE), sindaco di Rotterdam e membro del CdR, ha dichiarato: "Co-creare non significa influenzare le politiche locali, bensì condividere le responsabilità tra amministrazioni comunali e cittadini. Le idee migliori non vengono dai politici ma dai nostri cittadini, che conoscono meglio di tutti le sfide locali e le relative soluzioni. Per tale motivo ho deciso di investire, con la collaborazione di tutti, nella definizione di quel principio che io chiamo "la società siamo NOI". Questo significa, per me, visitare ogni singolo quartiere della mia città, parlando con gli abitanti per conoscere le loro principali preoccupazioni, le quali diventano poi le priorità che guidano la mia azione. È l'approccio che abbiamo adottato nella pianificazione dei quartieri, nella definizione delle politiche locali e nell'elaborazione di un bilancio partecipativo."

Renate Brauner, consigliera comunale di Vienna , ha affermato: "L'ascesa del populismo e dell'euroscetticismo trova terreno fertile nelle disuguaglianze sociali e nell'incremento delle disparità di reddito e ricchezza, nella disoccupazione e nella mancanza di prospettive future, un fenomeno che colpisce in modo particolare le giovani generazioni. Le città sono molto spesso chiamate a porre rimedio a questa situazione. Dobbiamo dunque dare priorità alla coesione e alla giustizia sociale in Europa".

I vicepresidenti della Commissione europea Frans Timmermans e Jyrki Katainen, la commissaria Corina Crețu e il principale negoziatore del Parlamento europeo sulla Brexit Guy Verhofstadt sono intervenuti per ribadire il loro impegno a collaborare con gli enti locali e regionali affinché il progetto di integrazione europea possa uscire dalla situazione di stallo in cui si trova.

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Contatti stampa:

David Crous

david.crous@cor.europa.eu

+32 476879929

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