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I parlamentari europei e i leader locali si batteranno per ottenere norme e fondi adeguati per una politica di coesione più forte  

I membri del Parlamento europeo e del Comitato europeo delle regioni hanno dichiarato all'unanimità di voler lottare per ottenere norme e fondi adeguati per rafforzare la politica di coesione 2021-2027, esortando gli Stati membri a prefiggersi chiaramente l'obiettivo di una maggiore coesione e di un bilancio reale per l'UE.

I negoziati sul bilancio dell'UE per il periodo 2021-2027 e sui regolamenti relativi ai fondi strutturali e di investimento europei (SIE) sono stati discussi dalla commissione Sviluppo regionale (REGI) del Parlamento europeo e dalla commissione Politica di coesione territoriale e bilancio dell'UE (COTER) del Comitato europeo delle regioni in una riunione congiunta svoltasi l'8 ottobre a Bruxelles nel quadro della Settimana europea delle regioni e delle città.

Negli ultimi anni i parlamentari europei e i leader locali si sono mobilitati a favore di una politica di coesione forte per il periodo 2021-2027, una politica che continui a sostenere i cittadini e le imprese in tutte le regioni europee e coinvolga i governi regionali e locali nelle decisioni sugli investimenti. Insieme, essi chiedono inoltre norme semplificate e una politica europea di coesione che non sia soggetta a condizionalità non direttamente legate ai suoi obiettivi e beneficiari. Le commissioni REGI e COTER hanno criticato i tagli di bilancio richiesti da alcuni Stati membri e il possibile indebolimento del quadro legislativo in materia di partecipazione dei soggetti locali, e hanno ricordato la posizione del Parlamento europeo e del Comitato delle regioni.

I membri della REGI e della COTER hanno inoltre ribadito le loro preoccupazioni e le loro priorità al commissario per la Politica regionale Johannes Hahn , che sarà anche il prossimo commissario responsabile del bilancio dell'UE. Dalla discussione è emersa la necessità di garantire finanziamenti adeguati per aiutare tutte le regioni e le città dell'UE a diventare più verdi, più inclusive e più intelligenti, facendo un uso efficiente dei fondi SIE. I partecipanti hanno ricordato che il legame tra la politica di coesione e le riforme strutturali dovrebbe essere bidirezionale, che gli obiettivi della politica di coesione non dovrebbero essere dirottati e che è altresì imperativo applicare l'obiettivo della coesione in modo trasversale in tutte le politiche dell'UE, come richiesto dai Trattati. Ridurre le disparità e promuovere il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile devono diventare priorità condivise, da non compromettere con un approccio alle riforme dall'alto verso il basso, incentrato sull'austerità.

" Mancare di ambizione per la politica di coesione significa mancare di ambizione per l'Europa. Tagliare il bilancio sarebbe un duro colpo per il progetto europeo. Significherebbe l'inizio della resa e una vittoria offerta agli eurofobici, e noi non permetteremo che ciò avvenga ", ha dichiarato il presidente della commissione REGI Younous Omarjee .

" La politica di coesione è la politica di investimento più importante di cui dispongono le nostre città e le nostre regioni . L'eventuale rinvio dell'adozione del prossimo quadro finanziario pluriennale, che bloccherebbe questa politica per uno o due anni, avrebbe un impatto diretto sulla lotta contro la crisi climatica e aumenterebbe le crescenti disuguaglianze sociali e territoriali ", ha dichiarato la presidente della commissione COTER Isabelle Boudineau (FR/PSE).

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Pierluigi Boda

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Olivier Plumandon

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