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Normativa europea sui semiconduttori: i leader locali chiedono finanziamenti adeguati per espandere la produzione di semiconduttori a livello territoriale, potenziare la rete dei fornitori locali e sviluppare una forza lavoro qualificata  

I leader regionali e locali dell'UE hanno chiesto investimenti maggiori per aumentare la produzione di semiconduttori in Europa e ridurre quindi la dipendenza dai fornitori di materie prime, prodotti intermedi o semiconduttori provenienti da paesi terzi. Questa è l'essenza del messaggio espresso in una serie di raccomandazioni che il Comitato europeo delle regioni (CdR) ha adottato lo scorso 12 ottobre. Tra gli altri concetti principali veicolati dal parere in merito alla normativa europea sui semiconduttori, figura un avvertimento sulla carenza di semiconduttori a livello mondiale, una situazione che sta aggravando le debolezze strutturali che la pandemia di COVID-19, prima, e la crisi energetica, poi, hanno messo in luce a livello locale e regionale. C'è inoltre bisogno di investimenti nella capacità industriale e nell'innovazione, nonché di misure in materia di formazione professionale, per garantire che le economie locali possano contare su manodopera qualificata e forniture adeguate.

La carenza mondiale di semiconduttori ha reso evidente non solo la dipendenza di intere regioni e città dalle forniture provenienti da un numero limitato di imprese, ma anche la loro vulnerabilità in rapporto alle restrizioni delle esportazioni da paesi terzi e ad altre perturbazioni legate all'attuale contesto geopolitico. Attualmente all'UE è riconducibile il 10 %, in termini di valore, del mercato mondiale dei semiconduttori, una percentuale ben inferiore al peso economico dell'Unione. Malgrado la solidità della sua posizione a livello mondiale nella produzione di materiali e dispositivi, l'UE dipende fortemente da fornitori di paesi terzi per la progettazione, la fabbricazione, l'imballaggio, il collaudo e l'assemblaggio dei semiconduttori.

Nel parere in merito alla normativa europea sui semiconduttori, gli enti locali e regionali invitano l'UE ad aumentare gli investimenti e a mettere a disposizione nuove risorse finanziare per l'attuazione di questa normativa, facendo leva innanzitutto sui cluster e sugli ecosistemi industriali esistenti, allo scopo di sostenere l'espansione e la diversificazione del settore dei semiconduttori nell'Unione europea. L'obiettivo è ridurre la dipendenza strategica da paesi terzi nella produzione dei semiconduttori, nelle catene di approvvigionamento e nelle forniture di materie prime e prodotti intermedi. Secondo il parere, le città e le regioni svolgono un ruolo importante nel rafforzamento dell'industria europea dei semiconduttori, aiutando tutte le parti interessate a unire le forze per sviluppare strutture produttive e di ricerca locali; c'è inoltre bisogno di un sostegno mirato alla ricerca e allo sviluppo di nuove tecnologie, per garantire all'industria europea forniture sicure di semiconduttori. Inoltre, andrebbero varate più misure in materia di qualificazione e formazione professionale, soprattutto a livello regionale, ad esempio istituendo una "Accademia dei semiconduttori" e una "Comunità della conoscenza e dell'innovazione", per fare fronte alla carenza di manodopera qualificata e promuovere la cooperazione interregionale nel settore. L'esigenza di rendere più circolare la produzione di semiconduttori in Europa è un'altra delle principali richieste formulate nel parere. Per quanto riguarda la produzione di semiconduttori, nel parere il CdR sostiene che la circolarità rafforzerebbe l'autonomia strategica dell'UE.

Il relatore Thomas Schmidt (DE/PPE), ministro dello Sviluppo regionale del Land Sassonia, ha dichiarato che "la normativa europea sui semiconduttori è un'iniziativa molto importante che il Comitato delle regioni appoggia con decisione. Dobbiamo fare leva sui nostri punti di forza nel settore europeo dei semiconduttori e sfruttare il nostro potenziale. C'è soprattutto bisogno che la ricerca e lo sviluppo di nuove tecnologie ricevano un sostegno mirato. Nel complesso, l'UE e gli Stati membri devono investire di più per stimolare energicamente l'industria europea dei semiconduttori. È per questo motivo che le risorse finanziarie per la normativa europea sui semiconduttori dovrebbero far parte del prossimo QFP che inizierà nel 2028. Il vantaggio principale di questa normativa risiede nella sicurezza degli approvvigionamenti di semiconduttori per l'industria europea, e tutte le regioni d'Europa ne trarranno beneficio".

I membri del CdR hanno inoltre sottolineato l'importanza del Green Deal europeo nel settore dei semiconduttori e il suo potenziale in termini di economia circolare, riutilizzo e riciclaggio dei materiali, ed efficienza energetica. Hanno chiesto più aiuti per il monitoraggio delle catene di approvvigionamento dei semiconduttori, a causa delle difficoltà nell'ottenere dalle imprese informazioni affidabili sulla sostenibilità e diversità dei loro prodotti.

Contesto di riferimento

La carenza di semiconduttori, causata in particolare dallo scoppio della pandemia di COVID-19 nel 2020, ha avuto gravi ripercussioni sull'industria automobilistica in Europa e sul relativo indotto. Inoltre, sono attualmente in corso cambiamenti strutturali nell'industria automobilistica: i veicoli convenzionali richiedono già un gran numero di semiconduttori, e la domanda di autovetture con sistemi di alimentazione elettrica aumenterà enormemente.

Per garantire una transizione giusta nell'industria automobilistica, il Comitato europeo delle regioni ha lanciato l'Alleanza delle regioni automotive, una rete politica di regioni che si adoperano per realizzare con successo la transizione dell'industria automobilistica e del relativo indotto in Europa. La prima riunione politica di questa rete si terrà il prossimo 17 novembre a Lipsia (Germania) e in quell'occasione le regioni aderenti all'Alleanza ne fisseranno gli obiettivi strategici di breve e medio termine per i prossimi anni, oltre a discutere la necessità di una transizione giusta per le regioni con un tessuto industriale specializzato nel settore automobilistico. 

Contatto stampa:

Theresa Sostmann

Tel. +32 475999415

Theresa.Sostmann@cor.europa.eu

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