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La pandemia di COVID-19 può essere un'opportunità ‎ per accelerare la trasformazione digitale della democrazia locale  

La pandemia di COVID-19 e il conseguente maggiore ricorso agli strumenti digitali possono essere considerati un incentivo per gli enti regionali e locali ad attrezzarsi per l'era digitale. Il parere sul tema Rafforzare la governance locale e la democrazia rappresentativa attraverso i nuovi strumenti tecnologici digitali , elaborato da Rait Pihelgas (EE/Renew Europe), presidente del consiglio comunale di Järva, e adottato dal CdR nella sessione plenaria del 10 dicembre, sottolinea inoltre che le nuove tecnologie e gli strumenti digitali possono migliorare la qualità del processo decisionale e la trasparenza, promuovere la comunicazione, stimolare la cittadinanza attiva e l'impegno nella vita politica e quindi rafforzare in modo permanente la democrazia locale.

Una delle molte sfide che gli enti locali e regionali si trovano ad affrontare è rappresentata dalla transizione verso un nuovo mondo digitale. Una transizione che richiede cambiamenti importanti, ragion per cui la democrazia locale dovrebbe adattarsi a tali cambiamenti e cogliere le opportunità offerte dalle nuove tecnologie digitali e dagli strumenti TIC - ad esempio impiegando soltanto moduli elettronici, in modo da risparmiare tempo ai cittadini e alle autorità pubbliche.

Secondo il relatore del CdR Rait Pihelgas (EE/Renew Europe) , " l'evoluzione delle tecnologie digitali offre l'opportunità di creare un nuovo ambiente favorevole alla consultazione e alla partecipazione, fornire informazioni di alta qualità, analizzare la risposta pubblica, estendere gli interventi alle aree periferiche, raggiungere i cittadini più svantaggiati, integrare le competenze, le conoscenze e le esperienze dei cittadini ed elaborare insieme ai cittadini stessi politiche che tengano conto delle loro esigenze e delle loro aspettative ".

Occorre tuttavia tenere sempre presente non solo che il passaggio al digitale può richiedere l'impiego di una gran quantità di dati e un notevole dispendio di risorse, ma anche che esso non deve mai lasciare da parte le persone. L'offerta di servizi pubblici per la partecipazione dei cittadini dovrebbe quindi basarsi su un accesso non discriminatorio alle informazioni e alle conoscenze. Il divario digitale dovrebbe essere ridotto responsabilizzando le persone attraverso l'istruzione e la formazione, dando la priorità alla formazione degli anziani e di altre fasce sociali particolarmente vulnerabili o emarginate. Per contribuire a far ciò, il CdR si propone di elaborare esso stesso una serie di misure intese a motivare gli enti locali e regionali e a riconoscerne il lavoro, con l'obiettivo di incoraggiarli ad applicare i principi della governance aperta e inclusiva.

In quest'ottica, il CdR ravvisa nella Conferenza sul futuro dell'Europa una preziosa opportunità di testare gli strumenti partecipativi digitali capaci di rafforzare la democrazia rappresentativa, guadagnare la fiducia dei cittadini e recepire esempi regionali e locali di partecipazione dei cittadini ai processi deliberativi e ai relativi meccanismi di feedback. A tal fine, nell'ottobre scorso il Comitato ha proposto di sviluppare uno strumento digitale chiamato CitizEN Network - Rete di partecipazione dei cittadini all'UE per coinvolgere i cittadini nella definizione delle politiche.

" Creiamo un'Europa pronta per l'era digitale, e iniziamo a farlo partendo dagli enti locali e regionali. Basandoci sui comuni valori europei e facendo leva sui nostri punti di forza, possiamo rinvigorire la nostra democrazia attraverso questa trasformazione digitale. L'adozione delle moderne tecnologie dell'informazione e della comunicazione e il coinvolgimento dei cittadini potranno, certo, richiedere del tempo, ma se il risultato sarà, come dev'essere, una società più coesa o un governo locale più trasparente, vale senz'altro la pena di investire in questo processo ", ha spiegato il relatore Pihelgas .

Contatto per la stampa:

Marie-Pierre Jouglain

Tel. (+32) 0473 524115

mariepierre.jouglain@cor.europa.eu

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