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Van Rompuy: Un'Unione europea più democratica richiede maggiori poteri legislativi per gli enti locali e regionali e un dialogo permanente con i cittadini  

Il futuro della democrazia europea richiede un dialogo permanente tra i cittadini e i loro rappresentanti eletti e una chiara comprensione della necessità di una maggiore titolarità del progetto europeo a tutti i livelli di governo. È questa una delle principali conclusioni dei lavori del gruppo ad alto livello del Comitato europeo delle Regioni (CdR) sulla democrazia europea presieduto dall'ex Presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy, presentate il 16 novembre in commissione Cittadinanza, governance, affari istituzionali ed esterni (CIVEX).

Le conclusioni iniziali del gruppo ad alto livello del CdR sulla democrazia europea hanno integrato un dibattito di più ampio respiro che si è svolto durante la riunione sul coinvolgimento degli enti locali e regionali nella Conferenza sul futuro dell'Europa ("la Conferenza"). È stato espresso un ampio consenso sul fatto che la dimensione locale e regionale dovrebbe essere più visibile nelle discussioni in seno alla Conferenza e che più coordinamento e interazione tra i livelli di governance (europeo, nazionale, regionale e locale) sono essenziali per consentire all'UE di migliorare le proprie credenziali democratiche e dimostrare ai cittadini di essere molto più di una mera "fabbrica di chiacchiere". A tal fine sarà anche necessario un maggiore coinvolgimento dei livelli locali e regionali nel processo decisionale dell'UE, poiché essi rappresentano il livello di governo più spesso in prima linea per quanto riguarda l'impatto delle norme europee.

Herman Van Rompuy ha dichiarato ai membri della commissione CIVEX: "Numerose sfide del nostro tempo richiedono un rafforzamento del ruolo del livello europeo e dell'interazione tra tutti i livelli di governo, al fine di ottenere risultati efficaci per i cittadini. Molto può essere fatto in seno alle strutture esistenti per rafforzare l'Unione e la democrazia, e l'UE può dare l'esempio di una migliore cooperazione con i parlamenti e gli organi nazionali e regionali. La democrazia è un dialogo permanente che deve svolgersi tra i cittadini e i politici eletti, tra i cittadini stessi e tra le autorità locali, regionali, nazionali ed europee".

Evitare di sprecare l'opportunità offerta dalla Conferenza sul futuro dell'Europa di migliorare in modo permanente il dialogo e la governance multilivello è un obiettivo centrale dell'approccio del CdR alla Conferenza. Mark Speich (DE/PPE), segretario di Stato per gli Affari federali, europei e internazionali della Renania settentrionale-Vestfalia e presidente della commissione CIVEX, ha dichiarato: "La commissione CIVEX ha avviato il dibattito sulla Conferenza sul futuro dell'Europa poco dopo il lancio della proposta alla fine del 2019 e da allora la Conferenza è all'ordine del giorno di tutte le sue riunioni. I dibattiti di oggi sono il culmine dei lavori intrapresi dalla commissione CIVEX negli ultimi due anni. Abbiamo esaminato le vaste implicazioni delle consultazioni sulla democrazia locale e regionale avviate in seno alla Conferenza e abbiamo definito il contributo del Comitato europeo delle regioni. Per un'Unione più democratica, occorre coinvolgere maggiormente gli enti locali e regionali nel processo legislativo dell'UE. La Conferenza potrebbe rappresentare una grande occasione per raggiungere questo obiettivo".

Oltre alla delegazione del CdR, alla Conferenza partecipano anche rappresentanti di diverse associazioni europee. Tuttavia, nonostante l'importante coinvolgimento degli enti locali e regionali, resta ancora molto da fare per far sì che la loro voce sia ascoltata. Yordanka Fandakova , sindaca di Sofia, presidente esecutiva del Consiglio dei comuni e delle regioni d'Europa ( CCRE ), ha dichiarato alla riunione: "L'Europa ha bisogno di tutti i livelli di governance per garantire un cambiamento sostenibile. Ciò presuppone un modello di governance in partenariato, dal momento che noi tutti (cittadini, autorità locali, regionali, nazionali ed europee) siamo componenti individuali di un unico processo comune. Se verrà lasciata un'impronta locale duratura nel processo della Conferenza dipenderà in larga misura da noi stessi e dalla nostra capacità d'incoraggiare e canalizzare le azioni dei cittadini verso proposte concrete per la definizione delle future politiche e modelli di governance europei".

Hermano Sanches Ruivo , vicesindaco di Parigi e membro di Eurocities ha richiamato l'attenzione sull'opportunità offerta dalla Conferenza di creare nuovi modelli di dialogo e consultazione con i cittadini: "La Conferenza sul futuro dell'Europa è un'occasione unica che non dobbiamo lasciarci sfuggire: essa permetterà di tenere conto delle idee dei cittadini e rafforzerà il dibattito sul modo in cui gli enti locali dovrebbero essere coinvolti nel futuro dell'Europa. A tale riguardo, la Conferenza può anche rappresentare un primo passo verso l'integrazione della partecipazione dei cittadini nell'Unione europea".

Registrazione della riunione della commissione CIVEX

Contesto

Il gruppo ad alto livello del CdR sulla democrazia, che sostiene il contributo del CdR alla Conferenza, presenterà la sua relazione in dicembre. Alcune delle sue raccomandazioni saranno presentate e discusse in occasione del convegno Un'Europa che dà forza, protegge e ottiene risultati: rafforzare la democrazia europea a più livelli , che si terrà il 3 dicembre. Il CdR presenterà il suo contributo finale alla Conferenza al Nono vertice europeo delle regioni e delle città , previsto il 3 e 4 marzo 2022 a Marsiglia.

Uno studio sul tema Conferenza sul futuro dell'Europa: porre gli enti locali e regionali al centro del rinnovamento democratico europeo , elaborato dalla London School of Economics su richiesta del CdR, è stato presentato in anteprima alla riunione della commissione CIVEX. Lo studio descrive una serie di possibili scenari per migliorare e rafforzare il ruolo delle città e delle regioni, e del CdR stesso in quanto rappresentante istituzionale delle città e delle regioni nel processo decisionale dell'UE, in quanto potenziali risultati della Conferenza sul futuro dell'Europa.

Contatti stampa

Marie-Pierre Jouglain

mariepierre.jouglain@cor.europa.eu

Tel: +32 473 52 41 15

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