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Avvicinare l'Europa ai cittadini: ‎ il Comitato europeo delle regioni fissa tre priorità per il periodo 2020-2025  

1) Ripensare il modello democratico dell'UE per rispecchiare meglio il ruolo e le competenze degli enti regionali e locali

2) Gestire le trasformazioni sociali quali le pandemie mondiali, la rivoluzione digitale, la rivoluzione verde e i cambiamenti demografici

3) Promuovere la coesione e farne la bussola per tutte le politiche dell'UE

Il 2 luglio il Comitato europeo delle regioni (CdR) ha adottato una risoluzione in cui fissa le sue tre priorità per i prossimi cinque anni. L'assemblea politica mira a rendere l'Unione europea più resiliente, sostenibile e coesa, rafforzando la partecipazione delle regioni e delle città all'elaborazione e all'attuazione delle politiche dell'UE.

1) La democrazia e il futuro dell'Unione europea

La prima priorità è quella di avvicinare ulteriormente l'UE ai cittadini con l'aiuto dei leader locali e regionali. Tutte le decisioni di portata europea e nazionale dovrebbero essere prese al livello più vicino ai cittadini, in conformità con il principio di sussidiarietà. Il Comitato continuerà inoltre a impegnarsi per garantire che la futura legislazione dell'UE riduca gli oneri amministrativi e i costi di attuazione per le regioni, le città e i piccoli centri abitati.

2) Costruire comunità locali e regionali resilienti

La seconda priorità s'incentra sulle sfide che piccoli centri abitati, città e regioni si trovano attualmente ad affrontare: gestire la pandemia, la trasformazione verde, la trasformazione digitale e i cambiamenti demografici, compresi i flussi migratori. Far fronte con successo a queste sfide è possibile solo se tutte le comunità locali europee diventano più resilienti.

3) Politiche dell'UE basate sui territori

La terza priorità mette in evidenza la coesione quale valore fondamentale che deve diventare la bussola di tutte le politiche dell'UE. La lezione che dobbiamo trarre dalla pandemia di Covid-19 è che la coesione non è solo una questione di denaro: è un valore che guida la crescita economica sostenibile, crea opportunità di lavoro a lungo termine per tutti e attua politiche basate sul territorio che rispondono alle esigenze dei cittadini.

È disponibile qui l 'opuscolo sulle priorità quinquennali del Comitato.

Apostolos Tzitzikostas (EL/PPE), Presidente della regione Macedonia centrale (Grecia) e Presidente del Comitato europeo delle regioni dallo scorso febbraio, ha dichiarato: "Il milione di rappresentanti eletti locali e regionali costituiscono le fondamenta dell'Europa e la sua rete di sicurezza. Siamo in prima linea per aiutare i cittadini a superare i peggiori momenti di crisi e a guidare la ripresa. La recente pandemia ha dimostrato che tutti i livelli di governance devono collaborare meglio per offrire soluzioni che migliorino e rendano sicura la vita dei nostri cittadini. Un modello bidimensionale dell'Europa, basato sulle istituzioni dell'UE e sui governi nazionali, ha mostrato i suoi limiti. L'UE deve cambiare e rinnovare la sua costruzione in senso tridimensionale per rispecchiare pienamente il ruolo degli enti locali e regionali nel processo decisionale dell'UE. Questo è il messaggio forte che porteremo alla Conferenza sul futuro dell'Europa".

Vasco Alves Cordeiro (PT/PSE), Presidente della giunta regionale delle Azzorre e primo vicepresidente del CdR, ha dichiarato: "Per i prossimi cinque anni, il CdR aprirà il cammino e riaffermerà le priorità delle città e delle regioni per il futuro dell'Unione. Lavoreremo con le altre istituzioni europee e con i nostri partner europei, nazionali e locali. La nostra missione è anche quella di avvicinare l'Europa ai territori in cui i cittadini vivono: le loro città e regioni".

I presidenti dei quattro gruppi politici più piccoli hanno sottolineato alcuni aspetti delle priorità comuni che rivestono un'importanza particolare per i loro membri.

François Decoster (FR/Renew Europe), membro del consiglio della regione Hauts-de-France e presidente del gruppo Renew Europe ha dichiarato: "Ora più che mai abbiamo bisogno di investimenti ambiziosi. Il nostro obiettivo è che, anche più che in passato, gli investimenti dell'UE vadano a vantaggio delle economie locali, delle comunità locali e dell'ambiente locale. Si tratta di un'ambizione che unisce tutti i gruppi politici del CdR. E, come liberali, noi di Renew Europe pensiamo che tali investimenti dovrebbero contribuire e contribuiranno a salvaguardare una società giusta, libera e aperta che persegue l'equilibrio tra libertà, uguaglianza e comunità".

Władysław Ortyl (PL/ECR), presidente della regione Precarpazia (Polonia) e presidente del gruppo dei Conservatori e riformisti europei , ha affermato: "Il gruppo ECR cerca di conservare gli elementi positivi e di riformare ciò che va cambiato. Il cambiamento climatico impone decisioni molto difficili, e quindi, in quanto membri del gruppo ECR, sottolineeremo la necessità di garantire che la transizione verso un'economia più verde sia sostenuta da finanziamenti adeguati e preveda una certa flessibilità. È evidente che alcuni elementi del Green Deal dell'UE richiedono una revisione e un miglioramento. In caso contrario vi sarebbero costi industriali e sociali considerevoli per le nostre comunità locali".

Kieran McCarthy (IE/Alleanza Europea), consigliere comunale di Cork e presidente del gruppo Alleanza europea , ha dichiarato: "Alleanza europea, paladina delle comunità locali, si è sempre impegnata a garantire che il progetto europeo non lasci indietro i territori a rischio. Siamo lieti che altri membri del Comitato europeo delle regioni continueranno a lavorare con noi nei prossimi cinque anni, lottando per garantire la vita delle città e dei comuni più piccoli e delle comunità rurali e insulari, utilizzando le rispettive culture, esperienze e modi di vita locali come base di una nuova Europa. L'UE difende la solidarietà e le nostre comunità hanno fortemente bisogno dei principi di solidarietà e sussidiarietà in questo periodo di notevoli sfide globali. La necessità di tabelle di marcia pratiche per superare tali sfide è ora più che mai essenziale".

Satu Haapanen (FI/Verdi) consigliere comunale di Oulu e copresidente del gruppo dei Verdi, ha affermato: "Questa risoluzione è, speriamo, un riconoscimento da parte di tutti i gruppi politici del fatto che dobbiamo agire rapidamente, a tutto campo e collettivamente per prevenire una catastrofe climatica fuori controllo. L'esperienza ci dimostra che quanto più profondamente le comunità aderiscono a un programma verde, tanto più sono consapevoli dei vantaggi economici e sociali, ragion per cui esortiamo tutti i leader locali a cogliere le opportunità offerte dal Green Deal europeo e insistiamo perché le città e le regioni abbiano un accesso diretto ai fondi dell'UE. Il Green Deal deve anche essere un patto sociale (Social Deal). Ci preoccupa profondamente il fatto che i giovani (la generazione che porta avanti la politica per il clima e quella che sarà più colpita dal riscaldamento globale) stiano subendo così pesantemente le conseguenze della crisi del coronavirus. Siamo quindi lieti che gli altri gruppi politici del CdR si uniranno a noi nel chiedere urgentemente una garanzia per i giovani più consistente e la creazione di una garanzia europea per i bambini vulnerabili , in modo che tutti i bambini a rischio di povertà o di esclusione sociale abbiano accesso all'assistenza sanitaria gratuita, all'istruzione gratuita, all'educazione e all'assistenza per la prima infanzia gratuite, a un alloggio dignitoso e a un'alimentazione adeguata".

La risoluzione avrà molto presto un follow-up nella prossima sessione plenaria del CdR, in ottobre, quando il Presidente Tzitzikostas presenterà il primo Barometro annuale locale e regionale, una valutazione, basata su dati concreti, che riguarda questioni di particolare interesse per le regioni e gli enti locali dell'UE. Il primo barometro prenderà in esame lo stato della democrazia locale e la risposta alla pandemia di coronavirus.

La risoluzione, intitolata Le priorità del Comitato europeo delle regioni per il periodo 2020-2025 Un'Europa più vicina ai cittadini attraverso i suoi piccoli centri, le sue città e le sue regioni è disponibile sul sito del CdR.

Contatti stampa:

Andrew Gardner

Tel. +32 473 843 981

andrew.gardner@cor.europa.eu

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